Traffico: quelli di adesso in continuità con quelli di prima. In questi giorni leggiamo di un Sindaco sull’orlo di una crisi di nervi, alle prese con recriminazioni, vere o presunte, per quanto riguarda i provvedimenti presi, o non presi, per regolamentare la circolazione dei veicoli a motore sul territorio comunale.
Per quanto ci riguarda, l’accusa che rivolgiamo al Sindaco è che in questi tre anni e più di mandato,
ha pensato, da monarca incallito, di avere la ricetta per poter risolvere la questione del traffico
veicolare, in piena continuità con tutti quelli che, nel passato più o meno recente, hanno fallito,
tanto è vero che la delega al traffico, con qualsiasi amministrazione, è stata sempre la più ballerina
ed instabile.
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è di non avere mai portato la problematica della mobilità, e più
in generale della vivibilità dell’isola, in Consiglio Comunale, aprendo un confronto serio e
costruttivo con le forze politiche e con le associazioni degli operatori commerciali, così come con la
miriadi di associazioni di cittadini/utenti.
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è di procedere alla giornata senza programmazione, ricordiamo
ancora tutti il “Piano Bagnarola” nel qual per andare da Terra Murata a Solchiaro occorreva
prendere tre pullman e tra attese e coincidenze impiegare il tempo necessario per andare in treno da
Napoli a Firenze. Non parliamo poi delle decine di ordinanze emesse solo nell’ultimo mese. A
proposito in quale paese turistico tra fine luglio ed agosto non si sospendono i lavori pubblici un
certo impatto?
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è di non aver compreso, e i messaggi erano chiari, che l’isola
ed i comportamenti dei residenti e turisti cambiano velocemente (per esempio, qualche anno fa la
famiglia che frequentava Procida alle ore 19 ritornava a casa dalla spiaggia per cenare e poi uscire
per prendere il gelato oggi, per giovani e adulti, rappresenta l’ora di inizio dell’aperitivo e
potremmo continuare basti vedere la Corricella).
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è che, pur se sollecitato dalle associazioni degli operatori
commerciali, non ha mai inteso aprire un tavolo di confronto sulla regolamentazione degli
ambulanti, delle ore di carico e scarico della merce, sulle aree di interscambio per evitare ai grossi
camion di salire e scendere a tutte le ore del giorno, sulle ore di apertura e chiusura delle attività,
sulla disciplina dei distributori automatici di bibite e via dicendo.
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è di non aver avuto con l’EAV e la Regione Campania un
rapporto proficuo. Non una nuova politica di rinnovamento del parco auto, dell’aumento delle corse
(soprattutto nelle ore di divieto), dei prezzi delle corse, etc.
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco, che da oltre due anni è l’effettivo comandante della Polizia
Municipale, è di essere andato ben oltre il suo ruolo e di aver ceduto anch’egli alla maledizione di
firmare autorizzazioni in deroga, tra quelle previste dalla svariate ordinanze (ovvero quasi tutti) e
quelle fuori ordinanze per i motivi più vari.
L’accusa che rivolgiamo al Sindaco è che per sviluppare le cose che abbiamo appena menzionato
l’unico investimento che avrebbe dovuto fare (A COSTO ZERO) era di aprire una fase ampia di
dialogo e di ascolto con forze politiche, associazioni, cittadini così come dare alla politica dignità
sui tavoli Istituzionali che contano.
Il Sindaco ed il suo cerchio magico, invece, hanno preferito piagnucolare (come i coccodrilli),
irridere il nemico, non l’avversario politico, ripetendo fino alla noia: “Non abbiamo soldi”;
“Abbiamo i debiti lasciati da quelli di prima”, “La colpa è di quelli di prima”.
A finale, come quelli di prima e di prima ancora hanno imposto divieti e rilasciato permessi.
Ed ora ci risparmi questa triste commedia!!!
Menico Scala