CARENZA DI LENZUOLA AL “RIZZOLI”. CUDAS: “GRAZIE ALL’ASL, FINALMENTE SI FARA’ CHIAREZZA”

Sulla carenza di lenzuola segnalata all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno e sulla presa di posizione della direzione dell’asl napoli 2 nord, interviene il Cudas – il comitato per il diritto alla salute dell’isola.

Accogliamo con viva soddisfazione – scrivono dal Cudas – il comunicato diramato dalla Direzione generale dell’Asl Na2 Nord, con cui si annuncia una inchiesta interna per verificare le responsabilità in merito alla carenza di lenzuola al ”Rizzoli”, da noi segnalata ieri mattina alla Direzione sanitaria dell’ospedale lacchese e, per conoscenza, al direttore generale D’Amore. Che nella sua dichiarazione ha mostrato di aver pienamente colto la gravità dell’episodio a causa della brutta figura che ci ha procurato – come isola – con il turista per il quale è stato necessario far arrivare lenzuola dall’albergo in cui trascorre la vacanza ischitana. E ringraziamo il manager per aver provveduto con tempestività a porgere le doverose scuse dell’Azienda al malcapitato, come avevamo sollecitato ieri al direttore sanitario Capuano. A proposito, poi, delle dichiarazioni rilasciate da quest’ultimo sulla carenza di biancheria da noi evidenziata, ci stupiamo sinceramente del suo stupore, visto che il problema non è affatto nuovo né contingente. Ci risulta, infatti, che la carenza si era già manifestata fin dallo scorso inverno e che, a quanto pare, neppure l’arrivo dell’estate, seppure con il prevedibile incremento di attività legato alla stagione turistica, è servito a normalizzare la situazione, anzi. Al “Rizzoli” la dotazione reale è sempre al di sotto, anche molto al di sotto, di quella che dovrebbe essere le esigenze quotidiane dell’ospedale. In queste condizioni, fare “scorte” diventa utopia. Ma, forse, basterebbe verificare ogni giorno se i pezzi consegnati corrispondono a quelli previsti dal capitolato d’appalto e se la dotazione reale e/o quella scritta sulla carta sono adeguate agli effettivi bisogni della struttura. Considerato che tutti i pazienti hanno diritto alla biancheria e a biancheria pulita. Che non si debba, per esempio, girare quando si sporca, perché non c’è la possibilità di cambio. Fortunatamente, ora si farà piena luce sulla situazione, come stabilito dalla Direzione generale, appurando le origini della carenza e approntando i dovuti correttivi. Si auspica con la massima chiarezza e trasparenza, evitando sterili rimpalli di responsabilità e comodi scaricabarile. Per garantire finalmente ai pazienti dell’ospedale isolano residenti e forestieri, e in ogni stagione dell’anno, l’accoglienza decorosa che è loro dovuta”.

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