La sanità isolana continua a vivere momenti altalenanti: i soliti atavici problemi sono rappresentati dalla carenza di personale, soprattutto medico, in alcuni reparti strategici dell’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. A segnalare particolari criticità, il reparto ortopedia ed anestesia, mentre manca ancora il dirigente di ginecologia ed ostetricia.
E’ una lotta impari, che vede contrapposti interessi legittimi; quelli della popolazione da una parte, e quella dei medici dall’altra. Di fondo, c’è il disagio che i professionisti in camice bianco sono costretti ad affrontare quotidianamente, soprattutto per quelli provenienti dalla terraferma.
Più volte, le associazioni presenti sul territorio hanno avanzato la richiesta di riconoscimento dell’isola come “zona disagiata”, che potrebbe portare dei benefici ai lavoratori e garantire così una continuità sanitaria.
D’altronde, lo stesso direttore dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio D’Amore, nel precisare che, per i motivi dei disagi i concorsi banditi per l’isola finiscono tutti deserti, sottolinea come il riconoscimento di particolari benefit derivati dalla zona disagiata potrebbero portare nuovi professionisti sull’isola….
Intanto, proprio per far fronte alle carenze di personale di cui soffre l’ospedale Rizzoli, l’asl ha bandito un concorso di mobilità interregionale per la copertura a tempo indeterminato di un posto di dirigente medico di ginecologia ed ostetricia per il presidio ospedaliero Rizzoli di Lacco Ameno.
Tra i requisiti per l’ammissione, il fatto di essere dipendente a tempo indeterminato presso pubbliche amministrazioni.
I candidati dovranno sostenere un colloquio.
Il vincitore dovrà rimanere a lacco Ameno non meno di cinque anni.