PROCIDA: LAVORI WATERFRONT MARINA GRANDE, MENICO SCALA INTERROGA IL PRESIDENTE FICO

Lavori del waterfront di Marina Grande a Procida: nel novembre 2015 l’onorevole Roberto Fico, insieme ad altri colleghi del Movimento 5 Stelle, presentarono una interrogazione al Ministro dei beni culturali. Oggi, il consigliere di minoranza e commissario di Forza Italia a Procida, Menico Scala, sollecita l’attuale presidente della Camera Fico affinchè arrivino risposte a quella interrogazione di 3 anni fa.

Il testo dell’interrogazione parlamentare:

a Procida, nella zona del porto di Marina Grande e di via Roma, sono in corso i lavori di «riqualificazione del Waterfront dell’asse storico di Marina Grande», un progetto che prevede una pluralità di interventi architettonici, fra i quali la sostituzione dei basoli, la pavimentazione storica dell’isola;

il progetto esecutivo è stato approvato con delibera della giunta municipale n. 5 del 9 gennaio 2014 ed interamente ammesso ai finanziamenti del Por Campania Fesr 2007-2013, per un importo di 6,9 milioni di euro circa, nell’ambito delle «Iniziative di accelerazione della spesa» di cui alla deliberazione della giunta della regione Campania n. 148 del 2013;

la pavimentazione storica in basoli è stata parzialmente rimossa e sostituita con una moderna pavimentazione di «finti basoli». Il rischio di un simile intervento è quello di sottrarre alla collettività un bene pubblico di grande valore per sostituirlo con un bene deteriore dal punto di vista sia della qualità del materiale sia della resa estetica;

i basoli, infatti, si presentavano integri e in ottimo stato – come riportato anche nell’articolo «Procida, non toccate quei basoli pregiati» di Tomaso Montanari, pubblicato il 3 novembre 2015 sul quotidiano «La Repubblica» – sebbene in alcuni punti un lieve avvallamento richiedesse il rifacimento del massetto;

tuttavia, piuttosto che procedere ad una mirata manutenzione dei basoli, si è preferito rimuoverli nella loro totalità e sostituirli con una pavimentazione moderna la cui tenuta non appare affatto garantita dal momento che le reti elettrosaldate a sostegno dei nuovi basoli non sono zincate e, a quanto risulta agli interroganti, sarebbero anche in cattivo stato;

in via Marina Corricella, nell’ambito del medesimo progetto di riqualificazione, è in corso la sostituzione con basoli nuovi della pavimentazione di cemento (anche questa, tuttavia, appariva in perfetto stato). La rimozione della pavimentazione, peraltro, sta producendo fortissime vibrazioni che alimentano il disappunto degli abitanti del posto, già contrariati da questo inutile, inspiegabile intervento di restyling;

l’intero territorio dell’isola di Procida, e in particolare l’area della Marina di Sancio Cattolico e della Corricella, o Marina Grande, è stato sottoposto a vincolo paesaggistico-ambientale con decreto ministeriale 26 marzo 1956, ai sensi della legge n. 1497 del 1939;

il vincolo paesaggistico-ambientale è stato definito con il piano territoriale paesistico (PTP) approvato dal Ministro della pubblica istruzione, di concerto con il Ministro per la marina mercantile, con decreto del 1o marzo 1971;

con il riordino delle competenze in materia derivante dall’entrata in vigore della legge costituzionale n. 3 del 2001, nonché in seguito all’accordo Stato-regioni del 19 aprile 2001, il piano territoriale paesistico di Procida è stato rimesso alla regione Campania e successivamente trasfuso nell’allegato D – testo integrale degli strumenti di pianificazione – della legge della regione Campania n. 13 del 2008, avente ad oggetto il piano territoriale regionale;

ai sensi dell’articolo 145, comma 3, del decreto legislativo n. 42 del 2004, le disposizioni dei piani paesaggistici prevalgono sugli strumenti di pianificazione degli enti locali;

nel dicembre del 2013 la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etno-antropologici per Napoli e provincia, avrebbe espresso parere favorevole all’attuazione del progetto ai sensi dell’articolo 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004, nonostante la dubbia compatibilità dell’opera con i limiti posti dalla disciplina vincolistica a tutela del territorio di Procida –:

se e sulla base di quali precise motivazioni la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etno-antropologici per Napoli e provincia abbia autorizzato gli interventi progettati nell’area vincolata di Marina Grande, con particolare riferimento alla sostituzione della pavimentazione storica in basoli, nonostante la dubbia compatibilità i tali interventi con il vincolo paesaggistico-ambientale a cui è sottoposto il territorio dell’isola di Procida ai sensi della normativa richiamata in premessa. (5-07050)”.

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