PROCIDA, LETTERA APERTA DI UN OPERATORE ECOLOGICO AL COMUNE ED ALLA SOCIETA’ TEKRA

Procida, un operatore ecologico, dipendente della società di raccolta dei rifiuti Tekra, ha rivolto una lettera al Comune ed alla società stessa.  “Scrivo questa lettera per cercare un po’ di attenzione in più verso di noi: prima di essere operatori ecologici, siamo esseri umani”. “Da tre mesi non percepiamo lo stipendio – scrive il dipendente – facciamo il nostro dovere, sperando solo di ricevere il nostro stipendio.” 

IL TESTO

Mi ritrovo a scrivere questa lettera a voi per cercare un po’ di attenzione in più verso di noi, perché prima di tutto prima di essere operatori ecologici siamo  esseri umani e non giocattoli da usare e buttare via, ogni uomo ha la sua dignità, quella che si sta perdendo per il semplice motivo che siamo quasi giunti a tre mesi senza vedere uno stipendio dico quasi tre perché manca lo stipendio di aprile e quello di maggio e sta scandendo il mese di giugno. A malincuore vi sto scrivendo perché credo che anche voi, del comune e della tekra, avete famiglie e come ben sapete per mantenere una famiglia o per affittare una casa o per cure mediche o per mandare i nostri figli a scuola o per qualsiasi cosa si voglia fare c’è bisogno di soldi. Il nostro dovere lo facciamo e anche qualcosa in più nonostante i soldi che mancano, nonostante il caldo che ci affligge, nonostante non ci siano i servizi igienici e neanche un po’ di sapone per pulire le mani, nonostante gli automezzi siano sporchi perché non vengo mai lavati e possono essere infetti e portare malattie e nonostante non siano manutenzionati, nonostante non ci sia una scatola di primo soccorso per eventuali ferite… insomma non si potrebbe lavorare in queste condizioni ma lo facciamo sperando che un giorno verremo premiati semplicemente ricevendo il nostro stipendio niente di più. Cordiali saluti un operatore ecologico.

 

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