CAPRI. GRUPPI TROPPO LENTI? SCATTA LA MULTA!

Capri. Multe a Capri contro gli assembramenti dei gitanti giornalieri che, guidati dagli accompagnatori turistici, si fermano in punti strategici dell’ isola, rendendo praticamente impossibile la circolazione dei tanti pedoni che affollano Capri.

Sono una decina le ammende notificate alle guide turistiche in virtù dell’ applicazione di una vecchia ordinanza del 1991, che venne firmata da Costantino Federico, primo cittadino alla guida del Comune per circa vent’ anni che divenne famoso proprio per la serie di divieti e regolamentazioni che servivano a migliorare il decoro e la vivibilità nelle strade dell’ isola azzurra. Il divieto era riferito in particolare a Piazza Umberto I, via Vittorio Emanuele, piazzetta Quisisana e complessivamente alle strade del centro storico. Nell’ordinanza si consigliava alle guide e agli accompagnatori turistici di individuare zone più ampie del territorio dove radunare i turisti. L’ ordinanza è stata poi rimodulata nel 2001 dall’allora sindaco Ciro Lembo, che con l’ entrata dell’ euro adeguò l’ ammontare della sanzione fino a 500 euro.

Le ordinanze hanno avuto scarsa applicazione ma negli ultimi giorni, dato il gran numero di visitatori che sbarcano sull’ isola e transitano nelle zone pedonali sostando in gran parte proprio nelle aree «vietate» sono state rigidamente applicate.
Maggior rigore c’ è stato nei giorni dell’ ultimo fine settimana anche perché l’ organico dei vigili è aumentato con l’ assunzione di personale stagionale.
Otto nuovi agenti con contratto estivo sono entrati a dare man forte agli effettivi, e quindi la vigilanza, sia nelle strade pedonali che in quelle veicolari, è fortemente aumentata. Il giro di vite non è stato gradito da guide e accompagnatori, capigruppo che alla testa di centinaia di persone si fermano sulla piazzetta della funicolare e in piazza Vittoria a Marina Grande per dare l’ itinerario del tour.
Numerose le proteste arrivate agli uffici comunali da parte degli operatori del settore che chiedono di conoscere i regolamenti che sono in vigore, anche perché molti di loro appartengono alla seconda generazione di guide e non sono a conoscenza di divieti e ordinanze che vigono all’ interno del centro abitato. «Il problema però esiste e doveva essere risolto»: contenti dell’ iniziativa sono infatti i commercianti che non si vedono più costretti a uscire all’ esterno delle loro boutique per chiedere alle guide di allontanarsi con i loro gruppi.
Ma il problema non riguarda solo gli assembramenti, tocca tutta la mobilità all’ interno del centro storico e all’ imbocco dell’ area portuale, le lunghe file alle biglietterie degli aliscafi e delle compagnie di trasporti, sino a toccare l’ accesso ai moli.
Non basta quindi un’ ordinanza di divieto di assembramento ma bisognerebbe pensare, dicono gli storici habitué e frequentatori della Piazzetta, a un piano generale per decongestionare tutte queste aree che necessariamente devono essere attraversate, sia per rientrare a casa sia per scendere al porto sia per salire su un autobus. Così come si sta tentando di disciplinare il traffico veicolare sulle strade carrozzabili.

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