OSPEDALE RIZZOLI: MANCANO GLI ANESTESISTI, OPERAZIONI NON GARANTITE. VITO IACONO SCRIVE AL PREFETTO E AL MINISTRO DELLA SALUTE

Ancora disagi nella sanità isolana: all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno, ancora una volta, le attività della sala operatoria non sono garantite, se non per le urgenze, per carenza di anestesisti per la cronica carenza di organico. 

Il consigliere comunale di Forio, Vito Iacono ha scritto al proposito una nota al prefetto di Napoli, Carmela Pagano e al nuovo ministro della salute, Giulia Grillo chiedendo il riconoscimento dell’isola “zona disagiata”:

È insopportabile il disagio che sono costretti a subire cittadini che non sanno cosa fare di fronte ad una frustrante impotenza. Come guardo con altrettanta mortificazione i pochissimi, sono veramente molto pochi, ed encomiabili infermieri che fanno quello che possono in una struttura che è evidente che non funziona. Come Le scrivevo qualche mese fa non sono avvezzo, non fa parte della mia cultura, alla denuncia, preferisco concorrere alla soluzione dei problemi andando oltre la ricerca degli specifici livelli di responsabilità. Ma qui si va oltre. 

Ribadisco che in circostanze come queste la Magistratura Contabile ed almeno quella Civile debba essere sollecitata per capire chi paga le inutili e costosissime degenze di pazienti che poi non saranno operati, chi paga i danni biologici e di altra natura per i loro inutili e nocivi trattamenti preoperatori per un intervento che viene rimandato di giorno in giorno. Chi paga per la presenza di importanti risorse umane, tanti bravi dirigenti medici, che si recano presso il proprio posto di lavoro e sono costretti ad assistere, anche loro impotenti, alla circostanza di non poter fare le cose per le quali vengono pagati dai cittadini? Si chiama mancata ottimizzazione delle risorse umane che tantissimo costa allo Stato. 

Potremmo entrare nel merito del perché all’isola d’Ischia non venga ancora riconosciuto lo status di “Zona disagiata” anche dopo il grave sisma, del perché di un concorso per Anestesisti che avrebbe dovuto dotare il Rizzoli di nuovo personale specializzato ed invece non ha sortito gli esiti auspicati, del perché alla scadenza dei diversi, troppi provvedimenti per l'”autoconvenzione” non venga stabilita la scadenza fino al completamento dell’organico, del perché chiudono Ambulatori strategici, etc. etc.. 

Le chiedo, nel rispetto delle Sue competenze di darci una mano, per ristabilire la normalità ed anche di verificare la possibilità di un Suo intervento per accelerare l’iter del riconoscimento dell’isola d’Ischia come “Zona disagiata”, lo dobbiamo ad una Popolazione e ad un territorio ferito ed incapace di reagire all’indomani del grave sisma che ha colpito il nostro tessuto sociale. 

Confido in un Suo urgente e pronto intervento presso gli Uffici competenti della Regione e dell’ASL NA, per capire se ci sono le condizioni per favorire un’immediata ripresa delle attività riconoscendo agli operatori ed alla struttura i necessari supporti, come confido nell’impegno del Ministro che legge per conoscenza, affinché si riesca a creare le necessarie condizioni per il riconoscimento dell’isola d’Ischia quale “Zona Disagiata” che favorirebbe le indispensabili dinamiche per il riconoscimento del sacrosanto diritto alla salute anche ai nostri concittadini”.

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