GIUSEPPE MAZZELLA: ” LA CITTA’ MORTA E IL MUNICIPIO NASCENTE”

Di Giuseppe Mazzella

A distanza di pochi giorni si sono tenuti nella Città di Napoli due importanti convegni sul ruolo e la funzione dell’ Ente Locale “ Città Metropolitana” che da quattro  anni ha preso il posto della Provincia per effetto della leggina Del Rio del 2013 che probabilmente entrerà nel Guiness dei primati per la più assurda legge mai fatta nell’ Occidente democratico.

La leggina – di  due articoli e oltre 150 commi –  ha previsto ed attuato lo “ svuotamento” delle Province e la loro ulteriore riduzione ad “ ente con elezione di secondo livello” e nelle aree più densamente abitate del Paese il nuovo Ente previsto dal titolo V della Costituzione “ Città Metropolitana”.

Il “ Consiglio Metropolitano” è costituito dai consiglieri comunali dei 92 Comuni nel caso napoletano eletti al secondo livello. Il “ sindaco metropolitano” è il sindaco di Napoli. Non ha una Giunta. Esistono “ consiglieri delegati” senza alcun potere decidente ma solo “ referente” al sindaco. Le funzioni residue sono quelle contenuto nel ridotto bilancio quindi solo la manutenzione per le strade, insufficiente, e l’ edilizia scolastica delle superiori, insufficiente. L’ estrema “ insufficienza” in questi due compiti residuali ( ne facciamo le spese noi nell’ isola d’ Ischia con una rete stradale di 73 chilometri di competenza ridotta ad un colabrodo e con 4 Istituti Superiori sparsi tra Forio, Lacco Ameno , Casamicciola e Ischia senza una compiuta edilizia scolastica con continue grida di dolore di presidi, insegnanti ed i 3200 studenti). Il sindaco di Napoli de Magistris alle prese con il governo della più complessa città del Sud d’ Italia non ha il tempo di dedicarsi alla “ Città Metropolitana” che è di fatto, per quel poco che fa, da un un funzionario delegato con il rango di Direttore Generale. Nei prossimi giorni il “ Consiglio Metropolitano” dovrà approvare il bilancio e si sta formando una maggioranza politica diversa da quella del Comune di Napoli – una specie di coalizione “ arancione-biancofiore” – sostenendo che in fondo questo nuovo Ente non ha rappresentanza o valenza politica.

Basta fare una visita alla sede centrale dell’ ex-Provincia in Piazza Matteotti a Napoli – l’ ho fatta e sono scalini della grande scala che ho percorso per 26 anni ! –  per avere la contezza che questo è un “ ente morto” creato perché il Governo Renzi sperava di vincere il referendum abrogativo del dicembre 2016 con la soppressione delle Province ma senza dare un nuovo assetto istituzionale agli oltre 8mila Comuni italiani.

Che sia un “ ente morto” è stato confermato anche dal recente convegno della CGIL a Napoli nei nuovi uffici di via Toledo con il report dell’ arch. Giovanni De Falco  che sottolinea come l’ Ente Morto non solo non può adempiere ai suoi compiti residui per mancanza di risorse ma come sia inespressivo della vasta “ comunità napoletana” divisa in 92 Comuni. De Falco per questa “ Comunità” propone un dimensionamento in 36 Comuni in luogo di 92 e naturalmente propone un SOL Comune per l’ isola d’ Ischia. L’ accorpamento farebbe risparmiare almeno 17 milioni di euro che potrebbero essere impiegati per le politiche di welfare. Ma lo studio va oltre e propone una vera e propria riforma della Legge Del Rio.

Questa  situazione dell’ economia locale in questo nebuloso  quadro istituzionale ha imposto ai vecchi promotori dell’ Associazione per il Comune Unico dell’ isola d’ Ischia ( ACUII) una nuova “ missione” .Abbiamo cominciato il 18 marzo, una domenica di pioggia, con Osvaldo Cammarota e Francesco Saverio Coppola, ed una mia lunga relazione di apertura di una “ conferenza programmatica”. Osvaldo e Saverio hanno confermato che per sopravvivenza economica l’ isola d’ Ischia si deve UNIRE.

Il rinnovo del consiglio direttivo per il triennio 2018-2021 è avvenuto dopo  TRE mesi di ampia diffusione della nuova ” missione” dell’ ACUII alla luce dello stato della politica nel Consiglio Regionale della Campania, dei sei Consigli Comunali dei sei Comuni dell’ isola, del Parlamento della Repubblica alla ricerca di una “ maggioranza politica” non uscita dalle urne del 4 marzo per formare un GOVERNO e soprattutto alla luce della tragedia del terremoto di Casamicciola, Lacco Ameno e Forio del 21 agosto 2017.

Questo ” scenario” IMPONE ai ” sognatori dell’ isola di Utopia” che da 18 anni portano avanti la considerazione “assiomatica” ( “ evidente di per sé quindi indiscutibile” Devoto-Oli) che Ischia ha bisogno di una Unità Politica alla luce della sua particolarietà naturale e del suo sviluppo economico e sociale, un REALISMO POLITICO D’AZIONE  che li conduce sulla strada di una Coesione Economica e Sociale dell’ isola oltre lo spezzettamento in sei Comuni. Oltre alla dichiarazioni di principio o di propaganda l’ ACUII dovrà  impegnarsi  sulle Azioni Concrete di Solidarietà e di Coesione: un UNICO Piano Regolatore Generale dell’ isola d’ Ischia che oggi si chiama ” Piano Urbanistico Intercomunale”; una unica Politica Scolastica che significa che il sistema scolastico deve essere distribuito negli interessi dei 64mila abitanti nei territori accessibili ed a mitigazione sismica prendendo atto che CASAMICCIOLA NON HA PIU’ SEDI PER LA SCUOLA DELL’OBBLIGO; una Unità ” geologica” perchè questa è l’ isola di Alfred Rittmann ed almeno 20Km2 dei 46 sono a rischio sismico dallo VIII allo XI grado della scala MCS; una Unità Sociale perchè abbiamo 3mila imprese e 9mila lavoratori stagionali eternamente ” precari” che debbono sopravvivere in un momento di crisi economica e sociale ed abbiamo almeno o più di mille “ liberi professionisti” ( geometri, ragionieri, avvocati etc.) che vivono la CRISI e non più l’ ESPANSIONE. Questi compiti ed obiettivi dovrebbero essere in cima agli impegni dell’ “ Ente Morto”.

Ma mi appare chiaro che un UNICO COMUNE dell’ isola d’ Ischia non può nascere se la Regione Campania ed il Governo della Repubblica non rivedono l’ intero frazionamento dei 500 Comuni campani divisi in soli 45 Sistemi Locali di Sviluppo mentre per una “ Città  Metropolitana Viva” si propongono 36 Comuni in luogo di 92.
Sfide ed impegni CONCRETI che il nuovo Consiglio Direttivo dovrebbe assumere naturalmente con la passione e l’ entusiasmo dei vecchi e nuovi soci e con nuove forme di partecipazione ” attiva”.
Al tempo dei partiti liquidi che hanno nomi senza impegno ideologico come “ democratico” o “ lega” o “ forza” o “ stelle” in luogo degli antichi come “ liberale”,  “ socialista”, “ comunista” c’è una “ società civile” che chiede cose concrete.

A Napoli – nella capitale del Mezzogiorno – sono nate almeno 24 associazioni civiche che chiedono cose concrete che un tempo erano compito dello “ Stato Sociale”. Così “ Comitato per la quiete pubblica napoletana e la vivibilità cittadina”, “ Comitato Bellini-Centro Storico”, “ A voce alta”, “ per i giardini storici”, “ Cittadinanza attiva” e così via. Anche queste associazioni non prestano più attenzione nella denominazione ai vincoli ideologici.

“ Vogliamo solo il rispetto delle regole per la sicurezza e la tranquillità” ha dichiarato Gennaro Esposito ( un nome ed un cognome simboli di Napoli!), avvocato, presidente per la “ quiete pubblica” che si è fatto promotore di un “ manifesto per la città” al quale hanno aderito 23 associazioni.

Credo che  gli “ innovatori” dell’ assetto istituzionale dell’ isola d’ Ischia dovranno muoversi  sul terreno concreto che abbiamo tracciato con la conferenza programmatica del 18 marzo scorso: siamo interessati alla Coesione Economica e Sociali dell’ isola d’ Ischia, “ definita” Sistema Locale di Sviluppo dalla Regione Campania con la legge del Piano Territoriale del 2008, e dobbiamo muoverci nel quadro del rilancio della Pianificazione Territtoriale e della Programmazione Economica e dobbiamo trovare strumenti e leggi, che ci stanno ed altre dovranno farsi , per una “ unità politica” dell’ isola. Non siamo interessati a nuovi referendum “ consultivi” ad esprimere “ pareri”. Questo quadro politico della Regione Campania deve fare il conto con 500 Comuni e 45  Sistemi Locali di Sviluppoi. Il suo Presidente della Giunta, Vincenzo De Luca, ha dichiarato ad un convegno scientifico sul “ Piano Strategico” della Città Metropolitana che “ non ha capito” a che serve, quale è il ruolo e la funzione, del nuovo ente locale “ Città Metropolitana” in luogo della ex- Provincia. Se non “ l’ ha capito” Lui possiamo capirlo noi? Dobbiamo tener conto dello studio dell’ IRES-CGIL sulla “ Città Morta” per far nascere una “ Città Viva” con 36 Comuni al posto di 92.

Nel frattempo  bisogna fare il “ Comune Unico” nei “ fatti” con l’ attuale Ordinamento degli Enti Locali in attesa che il Parlamento possa deliberare una ennesima riforma e dare all’ isola d’ Ischia una LEGGE SPECIALE per la Ricostruzione ed il Rilancio così come fece con l’ Ente Valorizzazione Ischia ( EVI) dal 1952 al 1972. Credo che la situazione della “ Ricostruzione ed il Rilancio” sia ancora più impegnativa della “ Valorizzazione” di un’isola all’ alba del decollo turistico.L’ISOLA D’ISCHIA E’ INTERESSATA ALLA FORMAZIONE DEL GOIVERNO!!!!! Perché è interlocutore INDISPENSABILE!!!!

Dobbiamo necessariamente  unire  il “ volontariato civile” e dovrà riaffacciarsi sull’ isola la presenza fondamentale del SINDACATO  –ma consolidare il rapporto con gli altri Centri di Studio e Ricerche de IL CONTINENTE come la Banca per le Risorse Immateriali di Osvaldo Cammarota, l’ Uomo dello “ Sviluppo Locale”,  e la Fondazione Guido Dorso  di Francesco Saverio Coppola, l’ Uomo dei “ Patti Territoriali” e del nuovo Meridionalismo.

Dobbiamo partecipare al processo di unificazione dei Comuni per massimizzare i servizi che è nato in Italia ed ci ha portato qui la sua testimonianza il Presidente della Associazione Nazionale per la Fusione tra Comuni, Antonello  Barbieri.

Bisogna pensare  anche ad un CENTRO STUDI, RICERCHE E PROGETTI dell’ isola d’ Ischia inserita in quello che l’ arch. De Falco nel suo studio chiama il “ Distretto Insulare” con Procida e Capri.

Siamo quindi in pieno mare aperto ma cominciamo ad aver chiara la meta.

 

Casamicciola, 5 maggio 2018

 

IL CONTINENTE – agenzia di stampa –

Direttore responsabile: Giuseppe Mazzella

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