Vito Iacono, consigliere comunale di Forio vede le prossime elezioni comunali come un’opportunità per voltare pagina. E ritiene che i tempi siano sufficienti per costruire una valida alternativa all’amministrazione in carica.
Ecco il suo intervento.
37 giorni alla scadenza del termine per la presentazione delle liste per la competizione elettorale del prossimo 10 giugno nel comune di Forio.
Non sono pochi per dare una possibilità, una chance, una speranza alla nostra Gente, ai nostri Giovani, alle nostre Donne questa volta protagonisti dei loro destini e del destino del nostro Paese.
Ora che il quadro è chiaro, ora che quelli degli imbrogli, degli affari e dei fallimenti dell’altroieri, di ieri e di oggi stanno insieme, anche se in parti contrapposte, il Paese è finalmente libero. Sembrerà strano, ma è così!!!
Ci sono le condizioni per lavorare insieme ad un progetto per disegnare e costruire un Paese diverso, un Paese Migliore.
Stanno cercando in tutti i modi di occupare gli spazi, “entrare” nelle famiglie tentando di circuire i giovani rampolli, ma non entreranno nelle menti libere, belle e pensanti della nostra Gente.
Loro continueranno, come in questi anni, anche in campagna elettorale, il loro regolamento di conti, vecchi e giovani, che vivono e praticano la politica come un’affare. Prima insieme e poi divisi, poi di nuovo insieme, ma in schieramenti contrapposti, solo perché non si sono messi di accordo nella “spartizione” di quelli che avrebbero dovuto rappresentare occasioni di sviluppo ed occupazione per il notro Paese riducendoli ad un affare loro o dei loro amici, magari venuti da fuori.
Il Porto, la Colombaia, Rifiuti, Metanizzazione, Pegaso, Torre Saracena, Green Flash: i grandi imbrogli sui quali hanno fondato le loro personali, e dei loro cari, “fortune” politiche e non solo.
Ora sono tutti li, dall’una e dall’altra parte, due facce della stessa sporca medaglia.
Ed a nulla gli servirà nascondersi dietro la foglia di fico di giovani ignari(???) o di nuovi “personaggetti” divenuti, inconsapevolmente(???), complici dell’ennesimo disegno perverso, dell’ennesimo bluff.
Forio non lo merita!!!
Per anni hanno ricoperto ruoli di responsabilità, ma nulla hanno mai detto o fatto per cambiare questo Paese.
Per loro il Porto non era un’area strategica ma un luogo dove “sistemare” qualche amico, e quando non ci sono riusciti hanno detto che la pensavano diversamente, ma intanto avevano raccattato cosensi sulle promesse di quei posti di lavoro e su quegli intrichi dei quali erano stati lucidi interpreti e protagonisti. La gestione dei rifiuti e la individuazione dell’area ecologica o di trasferenza non era un problema da risolvere, ma la occasione per il favore ad un amico a spese dei Cittadini. Che bravi!!!
Si qualche “lacuna”, in materia sempre di affari, l’avevano nella “valorizzazione” dei beni culturali, ma hanno riparato subito … e così si sono alleati con quelli del fallimento della Fondazione della Colombaia. Un voto val bene un imbroglio!!!
E poi, le strutture sportive, per loro non sono i templi della crescita e del divertimento per i nostri Giovani, no, sono le strutture da privatizzare per sistemare con qualche cooperativa un pò di amici elettori o, oggi, possibili candidati!!!
Appunto hanno provato ad occupare tutti gli spazi, quelli delle consulenze tecniche, della pulizia degli uffici, della gestione dei servizi internet, della illuminazione, senza però mai preoccuparsi di cosa il Paese avesse effettivamente bisogno.
E questo è il nuovo che avanza, il vecchio che ritorna, il presente drammatico che resta!?!?!?!
Non mi rassegno, non possiamo rassegnarci, almeno dobbiamo provarci e ci proveremo, con fiducia, con passione dimostrandoci degni eredi del patrimonio di Storia, di Tradizioni, di Bellezze delle quali siamo stati generosamente destinatari.
C’è tanto da fare per dare vita alla stagione dei diritti. Quelli alla casa, al lavoro, alla salute, alla istruzione, allo sport, al gioco, allo svago, il diritto di essere Donne, Giovani, Bambini, Anziani, Disabili. Una stagione dove non è necessario vendere il proprio consenso elettorale o la propria candidatura per vedersi garantito il diritto a vivere in un Paese migliore che DOBBIAMO costruire insieme, un Paese dove i meriti ed i bisogni, il disagio non possono più rappresentare merce di scambio.
Almeno DOBBIAMO PROVARCI!!!