APPELLO DI GIUSEPPE MAZZELLA A MATTEO SALVINI: “CI AIUTI A SENTIRCI ITALIANI ED EUROPEI”

Per il futuro dell’isola d’Ischia, nel panorama politico-amministrativo dell’Italia e dell’Europa, anche dopo il terremoto, il giornalista Giuseppe Mazzella ha scritto una nota indirizzata al Leader del centro destra e della Lega, Matteo Salvini, in vacanza in questi giorni sulla nostra isola:

“Dovremmo dire a Salvini che noi siamo un’isola INDIPENDENTE. Che in nessun altro luogo d’ Italia e di Europa come ad Ischia si stratifica storicamente il concetto di SOVRANITA’. Un’isola non abbastanza grande ma sufficientemente piccola per essere una IDENTITA’ NAZIONALE ma anche di essere dimenticata come IDENTITA’. Malta ha meno Storia di noi.
Ma Ischia è abitata da migliaia di persone da secoli. Qui c’è una storia millenaria di decine di colonizzazioni tra popolazioni che si sentono diverse. Il ” fontanese” diverso dal ” serrarese”, il ” casamicciolese” diverso dal ” foriano”. Tutti con un proprio dialetto che è ” lingua”, dei propri ” cognomi comuni” che sono identità. E proprio qui – on. Salvini- che deve rivedere il Suo concetto di ” sovranità nazionale” e lo dovrà fare senza ferire la Storia, ma conoscendola, ma prendendo atto dei mutamenti del Mondo Civile. Siamo l’ Isola o la Repubblica Indipendente che ha una Economia e Assetto ” ipermaturo” come la Città d’ Ischia dove potrà vedere passeggiando con la sua Compagna. Ma siamo anche l’ Isola delle Macerie che ha visto tra la ” frazione Fango” e la ” Frazione Majo” divise in meno di un chilometro tra due ” Comuni” della Repubblica Italiana la quale entra o vuole entrare nella ” Unione Europea”. Siano una straordinaria ” particolarietà geologica” UNICA AL MONDO. Se sceglierà un ruolo di Statista – me lo auguro per l’ Italia – non poteva scegliere un luogo migliore per avvertire il senso di una ” Nuova Sovranità”. Facciamo parte dell’ Italia da oltre 150 anni ma non abbiamo mai dimenticato che siamo borbonici, aragonesi, greci. Il compito di renderci tutti ITALIANI ED EUROPEI, con gli accorgimenti burocratici sette o sei comuni o meglio ancora oggi con UNO SOLO, spetta a Lei.
Ma stia certo che noi facciamo e faremo la nostra parte. Parliamo italiano da 150 anni. Abbiamo tutti studiato e non abbiamo analfabeti. Conosciamo le lingue straniere più dei Lombardi e dei Piemontesi perchè qui l’ Europa l’ abbiamo conosciuta in Cultura prima di tutti. Ci aiuti. Noi siamo l’ Europa. Prima di tutti”.
giuseppe mazzella 
giornalista

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