Terremoto: l’albergatore Antonio Longobardi sottolinea i danni d’immagine provocati dalle informazioni errate, diffuse dall’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nell’immediatezza del sisma, relative all’epicentro dell’evento tellurico.
“Non c’è dubbio che quelle errate informazioni abbiano procurato danni enormi non solo ai terremotati, ma a tutta l’isola.
Ricordo brevemente che, dopo pochi minuti dal sisma l’epicentro era stato individuato al largo di Forio magnitudo 3.6 profondità 10km. Poco dopo è arrivata la prima correzione: epicentro al largo di Lacco Ameno profondità 5 km.
Dopo 5 lunghi giorni e, solo a seguito di segnalazione del Prof Luongo, l’osservatorio vesuviano ha diramato la notizia esatta circa epicentro ed ipocentro.
Venerdì scorso – continua Longobardi – ero presente alla presentazione alla Feltrinelli di Napoli del libro interessante del prof Luongo e della dott. Cubellis sulla storia dei terremoti ad Ischia.
Ad una mia precisa domanda sui motivi della discordanza dei dati, la dott.ssa Bianco ,direttrice e responsabile dell’ osservatorio vesuviano ha candidamente affermato che non solo non è stato commesso nessun errore, ma l’individuazione dell’epicentro a cura dei sismografi potrebbe sempre avere un margine di correzione anche di 10 km . Così come L ipocentro. Correzione che può avvenire nei giorni o nelle settimane successive alla rilevazione dei sismografi.
I dati che sono stati diffusi o che, in futuro (speriamo che non avvenga mai) saranno diffusi, subito dopo un terremoto, non saranno attendibili. E i danni d immagine chi li ripaga?
E il fatto che il governo centrale continui a considerare di lieve entità il nostro terremoto, al punto da non iniziare il processo della ricostruzione….di chi è la colpa???”