ABBATTIMENTO A PROCIDA, AVVOCATO MOLINARO: “DEMOLIZIONE CON NON POCHE ANOMALIE. ANDREMO ANCHE DAVANTI ALLA CORTE EUROPEA”

Sulla demolizione di una casa abusiva in località Solchiaro a Procida, interviene con una nota il legale dei proprietari, l’avvocato Bruno Molinaro:

“Questa demolizione – sottolinea Molinaro – presenta, a mio avviso, non poche anomalie.

Viene effettuata dalla Procura a distanza di circa dodici anni dalla sentenza costituente titolo esecutivo e nonostante sia stato presentato un ricorso per incidente di esecuzione, basato su molteplici mezzi di censura, unitamente ad un’istanza di autodemolizione sia pure formulata in via subordinata e con ogni opportuna riserva.

È pur vero che la sola proposizione di un incidente di esecuzione non determina, di per sé, alcun obbligo di sospensione dell’ordine di demolizione, ma è altrettanto vero che, negli ultimi anni, a mia memoria, l’Ufficio requirente napoletano, sotto la sapiente guida di un magistrato-giurista rigoroso ma, al tempo stesso, attento al rispetto delle garanzie difensive, quale è – di certo – il Procuratore Aggiunto Nunzio Fragliasso, non risulta abbia dato corso ad alcuna demolizione in presenza di un procedimento pendente, sul quale il giudice dell’esecuzione non si è ancora pronunciato: tutto ciò all’evidente scopo di non vanificare la tutela giurisdizionale.

Nel caso di specie, è stata denunciata – fra l’altro – la violazione del principio del “NE BIS IN IDEM” (IN RELAZIONE AGLI EFFETTI PRODOTTI NELL’ORDINAMENTO INTERNO DALLA SENTENZA DELLA CORTE EDU GRANDE STEVENS ED ALTRI C. ITALIA DEPOSITATA IL 4.3.2014), essendo documentalmente dimostrato che, in relazione all’immobile dell’esecutato, il dirigente dell’U.T. del comune di Procida aveva già emesso, ai sensi dell’art. 7 della legge 47/85, ben due ordinanze di demolizione, rimaste entrambe inottemperate nel termine di novanta giorni assegnato per la spontanea esecuzione.

Secondo la Corte Europea, allorquando per lo stesso fatto è già stata applicata dalla Pubblica Amministrazione una sanzione, è assolutamente precluso all’Autorità Giudiziaria fare altrettanto.

Siamo disposti ad andare sino in fondo, se necessario anche davanti alla Corte Europea (una volta esauriti i rimedi interni), per il rispetto di questo sacrosanto principio, che è, in primo luogo, un principio di civiltà giuridica, non essendo consentito alle autorità costituite sanzionare due volte il cittadino per lo stesso fatto.

A ciò va aggiunto che la demolizione in questione viene effettuata sebbene in un caso analogo, riguardante sempre il comune di Procida, il Giudice della Esecuzione presso il Tribunale di Napoli, Dott.ssa A. M. Napolitano, con provvedimento del 17.7.2015, abbia sospeso l’ingiunzione a demolire, atteso che:

<< 1) l’ente territoriale ha in corso la procedura di acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale;

2) avverso tale procedura pende ricorso al T.A.R. Campania;

3) in ogni caso, il comune di Procida ha adottato il regolamento per procedere alla vendita o alla riassegnazione dei beni acquisiti al patrimonio comunale alle categorie più disagiate;

4) tale regolamento è stato trasmesso alla Procura, Ufficio Esecuzioni, per eventuale coordinamento;

ritenuto che tale regolamento, se attuato, è incompatibile con la demolizione dell’immobile >> (negli stessi termini, si è pronunciata anche la Corte di Appello di Napoli, Sez. VII, con ordinanza n. 1003 del 2014 e il Tribunale di Salerno con ordinanza del 30.6.2015).

Sorprende, infine, il fatto che il P.M. procedente non abbia, nella specie, tenuto conto del provvedimento con il quale il Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Napoli ha correttamente fissato una serie di criteri per la individuazione degli immobili da demolire, secondo un ordine di decrescente priorità.

In base a tali criteri, la procedura esecutiva intrapresa è di certo inammissibile o, comunque, non è suscettibile di immediata attuazione, dovendo essere, come stabilito da detto provvedimento, necessariamente preceduta da approfondite verifiche, avuto riguardo – fra l’altro – alle condizioni strutturali dell’immobile, alle sue caratteristiche o modalità costruttive, alla esistenza di uno stato di pericolo (dal suo mantenimento in sito) per la pubblica e privata incolumità, alla sua idoneità a determinare “rilevante impatto ambientale”, alla sua eventuale ubicazione in area demaniale o assoggettata a vincolo idrogeologico, ecc.

Il provvedimento emesso dal Procuratore Generale, infatti, nel collocare agli ultimi posti della speciale graduatoria le case abitate riconducibili per caratteristiche e dimensioni a quelle della edilizia economico-popolare, si fa carico della << opportunità che il solo criterio cronologico, correlato al mero dato della priorità temporale del passaggio in giudicato della decisione, non costituisca criterio esclusivo per l’attivazione delle demolizioni e che, invece, occorra fare riferimento ai principi fondamentali di rilievo costituzionale >>, sottolineando, in particolare, che << quanto ai beni di rango costituzionale che vengono in rilievo nella materia delle demolizioni, occorre far riferimento – in un’ottica di valutazione di bilanciamento degli stessi – non solo all’ambiente (art. 9 della Cost.) e alla salute (art. 32 Cost.), ma anche ad altri beni e principi tutelati dalla carta costituzionale, quali l’uguaglianza sostanziale, l’equità, la ragionevolezza e la solidarietà sociale (art. 3 Cost.), il diritto al lavoro (art. 4 Cost. ) e la funzione sociale della proprietà (art. 42 Cost.) >>.

Le ultime notizie

Newsletter

Continua a leggere

NAPOLI. NAVE URTA BANCHINA AL BEVERELLO. I FERITI SONO 44, DI QUESTI 9 SONO RICOVERATI

Il bilancio finale è di 44 feriti a seguito dell’urto della nave Caremar “Isola di Procida” avvenuto questa mattina contro la banchina del molo...

CAPRI. TRAGEDIA SFIORATA, UNA BAMBINA DI 6 ANNI RISCHIA DI ANNEGARE MA VIENE SALVATA

Sull’isola di Capri una tragedia ha rischiato di sconvolgere la tranquillità locale. Una bambina di sei anni, una turista tedesca in vacanza con la...

ISCHIA. CLINICA SAN GIOVAN GIUSEPPE, INSTALLATE STRUTTURE CONFORT PER I PAZIENTI IN ATTESA

In questi giorni sono state installate delle strutture mobili all’esterno del San Giovanni Giuseppe di Ischia con l’obiettivo di migliorare il comfort e la...