PROCIDA. MARIA CAPODANNO: “L’APPLICAZIONE LEGGE FINANZIARIA 2018 PER PIANO RIEQUILIBRIO E RIASSESTAMENTO RESIDUI”

per-procida-2015-548x412maria capodannoSignor Presidente, Signori Consiglieri,

L’argomento posto all’ordine del giorno del Consiglio riguarda il recepimento della possibilità offerta dalla LEGGE FINANZIARIA 2018, per poter variare la durata del piano di riequilibrio finanziario precedentemente predisposto e approvato nonché fruire di facilitazioni varie e per il riaccertamento straordinario dei residui.

Riteniamo ovvio il voto unanime del Consiglio di dover formulare la prevista richiesta a Ministero e Corte dei Conti, per poi adeguare i piani entro i successivi termini di legge.

Mi sia consentito di riformulare qualche osservazione, alla luce delle ulteriori variazioni delle norme in materia, per il terzo anno consecutivo, grazie all’impegno dell’ANCI presso Governo e Parlamento. Si tratta di provvedimenti per correggere le storture provocate dalle norme stesse che hanno creato impossibilità materiale di gestione dei piani, da parte dei Comuni con piani di riequilibrio strutturale.

E’ evidente che da diversi anni i Comuni sono stati sottoposti a forti pressioni finanziarie.

Hanno dovuto sopperire alla drastica riduzione dei contributi statali, praticamente azzerati. Il Governo ha ridotto le spese del Bilancio Statale spostando sui Comuni la necessità di ricercare fonti di Entrate per coprire i costi della gestione ordinaria.

I Comuni, come nel nostro caso, per riequilibrare i propri Bilanci hanno opportunamente fatto ricorso nel 2013 a predisporre la necessaria pianificazione e potuto sollevare l’Ente dalle naturali azioni rivendicative da parte dei creditori ricorrendo alle anticipazioni di liquidità rese possibili dagli appositi provvedimenti governativi.

La situazione è stata resa più complessa dal 2015 con il riaccertamento straordinario dei residui e relativo piano di recupero, aggravato da un accantonamento per eventuali svalutazione crediti di importo più che doppio rispetto al deficit di Bilancio ed oneri fuori Bilancio da onorare.

Questa sommatoria di impegni ha creato quella insostenibilità della gestione certificata dai continui necessari rabberciamenti normativi, peraltro mai chiari, mai lineari.

Le difficoltà nel far fronte a queste difficoltà sono generalizzate tra i Comuni italiani, chiunque siano stati “quelli di prima”, chiunque siano “quelli di ora”, anche se non mancano cattivi esempi di “quelli di prima” o “quelli di ora” che giocano allo sfascio per illusori vantaggi. Quello che accade al Comune di Napoli in un verso è un caso e sono noti altri di segno inverso.

Il nostro Comune non ha mai potuto contare su Entrate adeguate alle necessità, come la quasi totalità dei Comuni italiani. Tutto è opinabile, ma è fuori luogo il volersi ergere a cavalieri salvivici, quando c’è solo da fare il possibile per gestire al meglio, anche con l’ausilio di quanto opportunamente è stato fatto in precedenza.

Spesso si ripete che “il tempo è galantuomo” ed anche nel caso che ci occupa lo é.

Così, per esemplificare, sono finite le definizioni di “tarocchi” a previsioni di Entrate fatte da Amministrazioni precedenti poi dimostratesi inferiori alle attese.

Tanto perché, nessun Bilancio si è discostato dalle previsioni di Entrate come i risultati degli ultimi tre e il Revisore dei Conti lo ha ampiamente rilevato. Se “tarocchi” fossero stati “quelli di prima”, più ampi lo sarebbero “quelli di ora”. Se non è stato possibile vendere ieri la quota societaria del porto turistico e gli immobili parimenti vi sono difficoltà o impossibilità oggi. E così via.

A fare giustizia degli arzigogoli linguistici per gonfiare il deficit ed incolpare “quelli di prima” ci pensano di anno in anno gli aggiornamenti delle norme a rettifica di problematiche create dalle nuove norme di contabilità.

La precedente Amministrazione ha impostato il taglio strutturale della spesa corrente con riduzione progressiva del personale, l’attuale Amministrazione ha incrementato le Entrate e ridotto qualche altra spesa corrente, al di là di comportamenti ovviamente sempre opinabili.

Oggi disponiamo di circa tre milioni di Euro annui, tra minori Spese e maggiori Entrate, che ci consentono di avere un Bilancio corrente equilibrato e far fronte agli impegni straordinari di spesa. E’ il frutto delle scelte dell’Amministrazione di prima e di quella attuale.

A qualsiasi amministratore piacerebbe trovarsi con floride disponibilità finanziarie. Non ce ne sono state prima, in un secolo e mezzo, non ce ne sono ora.

Come in passato, chi oggi ha responsabilità di gestione dimostri di operare al meglio e non disperda tempo ed energie in inutili recriminazioni alla ricerca di improbabili vantaggi e mostri onestà. Anche una corretta informazione ai cittadini è onestà.

Le nuove norme finanziarie ci consentono maggiore serenità di gestione, a noi tutti va l’auspicio di farne buon uso nell’interesse della collettività.

Il voto del nostro gruppo é favorevole alla richiesta di autorizzazione a predisporre un nuovo piano di riequilibrio finanziario secondo le normative della Legge Finanziaria vigente.

Maria Capodanno

Per il Gruppo “PER PROCIDA”

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