LA SCOMPARSA DELL’ING.CORRADO BEGUINOT. AVV.BRUNO MOLINARO: “FU IL PADRE DELLA “TENTATA” PIANIFICAZIONE URBANISTICA DELL’ISOLA”

 

E’ scomparso all’età di 93 anni l’ingenere Corrado Beguinot, urbanista e professore universitario, fu colui al quale nel 1967, anno di entrata in vigore della Legge Ponte (n. 765), l’EVI – Ente Valorizzazione Ischia – affidò l’incarico di predisporre il primo piano regolatore intercomunale dell’isola d’Ischia, “O meglio sei piani “coordinati”, rispetto ai quali – ricorda l’avvocato Bruno Molinaro – tuttavia, le sei municipalità fecero a gara nel produrre le più disparate osservazioni, arrivando persino a sostituire parte degli elaborati progettuali e spingendosi al punto da minare sensibilmente l’originaria filosofia dell’iniziativa che era quella di “fare le cose e non le case”.

Lo scopo primario dei committenti era, infatti, quello di fissare regole lungimiranti e logicamente coerenti all’uso del suolo, bandendone l’eccessivo consumo in un territorio che già allora era considerato patrimonio dell’umanità, indipendentemente dai riconoscimenti formali.

Quel che è certo è che in questo nobile retaggio del passato si rinviene, comunque, un primo, importante anelito comunitario.

È storia nota che gli interessi corporativi legati ai campanili fecero, purtroppo, naufragare completamente l’idea di programmazione legata all’intero territorio insulare. 

Lo spontaneismo o – se si vuole – l’anarchia edilizia fece, in seguito, il resto, prendendo il sopravvento in barba ad ogni previsione normativa e lasciandoci in eredità i nodi irrisolti dei condoni e delle demolizioni, giudiziali ed amministrative. 

Come ha osservato Sebastiano Conte in un workshop post sisma tenutosi l’anno scorso a sant’Angelo, i nostri piani regolatori, in parte semplicemente adottati, in parte approvati ma comunque superati dalla successiva pianificazione paesaggistica, “possono oggi servire soltanto come arredamento delle pareti degli uffici tecnici comunali, essendo ormai privi di ogni rilevanza al fine del governo del territorio”.

Nonostante tutto, ritengo ancora oggi possibile, sull’accorto esempio dell’EVI e di Beguinot,  mettere ordine nella materia, programmando la riqualificazione del territorio e dell’edificato in una visione che superi definitivamente i particolarismi e dia finalmente ampio respiro alla tutela del pubblico interesse. 

Sandro Petti sostiene da anni che Ischia, a differenza di altre importanti località turistiche, come quelle della Costa Smeralda, sfregiate dagli eccessi dell’artifizio umano, ha una sua immanente vocazione al bello, sicché si è ancora in tempo per invertire la rotta e rimediare ai guasti prodotti, le cui cause, peraltro, sono da ricercare a vari livelli, anche sovracomunali. 

Dunque, c’è sempre tempo per guardare al passato e rimediare agli errori commessi. Del passato bisogna riprendere i fuochi e non le sue ceneri” (J. L. Jaurès).

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