GENNARO SAVIO:” A FORIO APPROVATA DELIBERA CHE LIMITA IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE”

Di Gennaro Savio

L’amministrazione comunale di Forio guidata dal sindaco Francesco Del Deo che sarà ricordata dalle future generazioni per essere stata, politicamente parlando, una delle peggiori ed autoritarie compagini amministrative della storia repubblicana del nostro paese, nella seduta di consiglio comunale tenutasi giovedì 21 dicembre 2017 ha scritto una delle pagine politiche più tristi ed inaccettabili per un paese, come l’Italia, che si definisce civile e democratico. Infatti con i soli voti dei consiglieri di maggioranza e ad eccezione di Grazia Parpinell che astenendosi non si è resa complice di una scelta che riteniamo palesemente anticostituzionale, l’amministrazione Del Deo, che in cinque anni di malgoverno ha ridotto Forio ostaggio di abbandono e degrado sociale, ha approvato una delibera con cui, in contrasto con l’art. 21 della Costituzione, con il Codice deontologico dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e con deliberati del genere di tanti altri Comuni italiani, si limitano il diritto costituzionale di stampa e quello di cronaca. Infatti mentre l’articolo 21 della Carta costituzionale recita testualmente: « Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”, nel regolamento comunale anziché una semplice comunicazione, si chiede  ai giornalisti iscritti all’ordine di presentare apposita autorizzazione a poter effettuare le riprese video. Ma non è tutto. Infatti si dettano anche le condizioni per la diffusione delle immagini che così come specificato preclude persino ad utilizzare stralci di intervento nei servizi giornalistici che, paradossalmente, per questo motivo non si potrebbero nemmeno realizzare visto che si è vincolati “a pubblicare le registrazioni integralmente non dividendole in più segmenti…”, così come si legge nel testo deliberato. Ma c’è un passaggio, in questa delibera, che ci inquieta e non poco. Ed è quello in cui c’è scritto: “i soggetti autorizzati alle riprese audiovisive si impegnamo….. a non esprimere opinioni e commenti durante la ripresa……..né aventi finalità politiche….”. Cosa significa tutto questo, che semmai il rappresentante dell’ufficio stampa di un gruppo consiliare non può commentare i lavori del civico consesso in base alla propria visione e cultura politica? E cosa facciamo, mandiamo a farsi friggere la libertà di pensiero e di opinione garantita dalla Costituzione a tutti i cittadini italiani? Ma stiamo scherzando? A confermare la fondatezza della nostra posizione, abbiamo preso ad esempio la parte del regolamento delle riprese audiovisive approvato nel Comune di Sennori, in Provincia di Sassari. Ebbene uno dei capitoli del regolamento è dedicato proprio all’esercizio del diritto di cronaca.  Ecco cosa tra l’altro stabilisce: “1) La diffusione delle audio/immagini delle sedute consiliari da parte della radio/televisione, a scopi giornalistici, deve ritenersi in generale consentita, anche senza il consenso degli interessati, sulla base di quanto disposto dagli artt. 136 e ss D.Lgs 196/2003 e dal codice di deontologia relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio del diritto di cronaca giornalistica ai quali il presente regolamento opera espresso rinvio. 2) Senza arrecare disturbo, non è precluso ai giornalisti esprimere eventuali opinioni o commenti durante le riprese televisive, rappresentando anche tale facoltà una modalità di espressione del diritto di libertà di manifestazione del pensiero tutelato dall’art. 21 della costituzione italiana e dall’art. 6, comma 3,del codice deontologico di cui al comma precedente”. In ogni caso, sembra chiaro che la delibera approvata dalla maggioranza consiliare di Francesco Del Deo rappresenti l’ennesimo tentativo di condizionare il lavoro di informazione dell’attività istituzionale del gruppo consiliare del P.C.I.M-L., costituito dal Consigliere comunale di opposizione Domenico Savio. E a dimostrazione che la delibera tenta di imbavagliare il diritto di cronaca del gruppo Consiliare del PCI-ML, appena è stata approvata il sindaco, essendo stata votata anche l’immediata esecutività, si chiedeva se fosse il caso di fare allontanare subito dall’aula le nostre telecamere. E mentre Domenico Savio urlava “fatelo pure cacciare fuori a Gennaro Savio”, le telecamere del gruppo consiliare del PCIM-L continuavano ad essere accese e a svolgere il proprio ruolo nel rispetto dei principi di libertà e democrazia garantiti dalla Costituzione. Guardare ed ascoltare le immagini che abbiamo registrato in Consiglio e abbiamo diffuso in rete per credere a quanto stiamo dicendo. Nel suo intervento Domenico Savio, oltre a definire la delibera “una grave offesa alla tradizione storica e alla cultura democratica, progressista e antifascista del popolo di Forio”, ha duramente attaccato Del Deo e i rappresentanti della maggioranza concludendo così il suo intervento: “Difenderemo con estrema fermezza il diritto costituzionale della libertà di stampa e di informazione. Non permetteremo a nessuno che tale diritto, frutto della lotta antifascista, della Resistenza partigiana e della guerra di Liberazione venga calpestato. Nessuno riuscirà mai a limitare la nostra attività politica, sociale e di informazione e nessuno potrà vietarmi di essere ripreso, di poter registrare e diffondere i miei interventi anche in diretta streaming”. Il consigliere di opposizione Vito Iacono nel suo intervento ha detto che la delibera sembra impostata per dare la possibilità ai consiglieri comunali di poter avere uno strumento per querelare un cittadino. “Non sono state mai fatte riprese di nascosto. Qui siamo alla veramente follia – ha dichiarato Vito Iacono – poiché ritengo che questa delibera così com’è strutturata sia un’offesa alle priorità del paese, alle sensibilità dei cittadini e sembrerebbe che sia solo funzionale a dotare i consiglieri comunali di uno strumento che li mette nella condizione di querelare un cittadino o un giornalista, ovviamente io voterò con grande orgoglio e con grande determinazione contro questo regolamento. Invito il proponente a ritirarlo e invito il consiglio comunale a dare mandato alla commissione competente di intervenire unitamente alla revisione del regolamento dei lavori del Consiglio comunale”. Molto duro anche l’intervento di Stani Verde il quale nel riconoscere l’importanza del ruolo mediatico avuto sino ad oggi dalle telecamere del gruppo consiliare del PCIM-L, ha definito la delibera una schifezza assoluta che non meriterebbe neppure di essere commentata. “Per ragioni di opportunità – ha affermato Stani Verde – questa delibera non doveva essere portata in questo  Consiglio comunale perché in questo momento ci sono ben altre priorità. Grazie alle riprese di diversi cittadini e, soprattutto, del giornalista Gennaro Savio, sono in molti a poter seguire i lavori del Consiglio comunale da casa o dal lavoro. E questo è molto importante perché il cittadino viene reso edotto di quello che avviene non solo in Consiglio comunale ma  anche nel nostro paese. Ringrazio veramente di cuore Gennaro per il lavoro che svolge perché oggi noi grazie al lavoro che svolge Gennaro Savio riusciamo a raggiungere quante più persone possibile che vengono a sapere di quanto succede e di quante cose inutili vengono portate in questo Consiglio comunale. A volte vi lamentate che i consiglieri di opposizione si dilungano negli interventi e dite che questa è una perdita di tempo per il Consiglio comunale e poi ci troviamo una delibera come questa che per me è una schifezza assoluta e che non meriterebbe neanche di essere commentata”.

*Servizio giornalistico realizzato in nome e per conto del Gruppo consiliare del PCIM-L  a Forio

 

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