EAV: L’AZIENDA ANNUNCIA TRASFERIMENTI DI PERSONALE IN TERRAFERMA, I DIPENDENTI LANCIANO UN APPELLO AI SINDACI

Acque agitate all’interno dell’Eav: l’azienda ha proposto ai dipendenti l’allungamento dell’orario di lavoro ad 8 ore e 20 minuti, e nel contempo ha annunciato il trasferimento di alcune unità – ritenute in esubero – in comuni della terraferma. A questo punto, il personale dell’Eav ha lanciato un appello alle amministrazioni comunali dell’isola ed alle associazioni:

Il personale tutto dell’EAVBUS di Ischia, lancia un accorato appello a tutte le Amministrazioni e le associazioni e anche e soprattutto al Commissario per il terremoto, Dott. Giuseppe Grimaldi al fine di scongiurare una discutibile e scellerata decisione, intrapresa dalla dirigenza Aziendale EAV, la quale a fronte di una presunta valutazione dalla quale emergerebbe, a Loro dire, un esubero di personale, intenderebbe trasferire una parte del personale in terra ferma.

Tale decisione tocca una comunità che ha già dovuto sopportare una stagione lavorativa caratterizzata da temperature a dir poco straordinariamente eccezionali, con mezzi aziendali per la maggior parte sprovvisti di sistema di climatizzazione, stress da traffico e condizioni lavorative al limite della sicurezza, e come se non bastasse il dramma subito dal terremoto.

L’intera comunità porta ancora i segni indelebili di situazioni emotive che si ripresentano continue ad ogni minimo sussulto, causando tensioni e stati di agitazione che non rappresentano certamente una condizione di tranquilla e serena esistenza.

Per altro l’azienda stessa propone trasferimenti in zone difficilmente raggiungibili con mezzi Pubblici, tipo Comiziano e Torre del Greco, aggravando ancora di più la condizione economica poiché il personale sarebbe costretto a sostenere il costo dei trasferimenti a proprie spese.

Si ricorda inoltre che molti dei lavoratori hanno famiglie monoreddito, e per buona parte usufruiscono della legge104 (assistenza a persone con mobilità ridotta) e non ultimo famiglie con mutui da pagare.

Questi trasferimenti sono un’alternativa a cui appellarsi, a fronte di una proposta aziendale assolutamente inaccettabile.

Infatti l’Azienda proponeva ai lavoratori una flessibilità lavorativa allungando la prestazione di guida dalle attuali 6 ore e 40 circa a 8 ore e 20.

Il tutto rimanendo inalterate tutte le percorrenze, che risultano risalenti a 34 anni fa. Un proposta che considerarla indecente è un eufemismo.

Pertanto l’intero personale chiede l’intervento deciso e concreto di tutte le amministrazioni isolane e di tutte le categorie e associazioni, al fine di scongiurare un iniziativa spregiudicata discriminante e iniqua nei confronti di tutta l’isola”.

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