“Sono venuto non solo per dire una parola di conforto e consolare qualche lacrima ma per alimentare la speranza della gente e dire che Casamicciola e Lacco Ameno risorgeranno, ritorneranno a essere come quelle che erano, magari con criteri più adatti di costruzione – una ricostruzione adattata all’ambiente in cui siamo – ma non possiamo perdere un patrimonio storico di questa bellezza”. Sono queste le parole del cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza Episcopale Italiana al termine della visita alla zona rossa di Casamicciola, fortemente danneggiata dal sisma del 21 agosto scorso. Bassetti è arrivato a piedi a piazza Maio (Casamicciola), accompagnato dal Vescovo della Diocesi di Ischia, mons. Pietro Lagnese, e dai sindaci di Casamicciola e Lacco Ameno. “Gli isolani devono sentire che tutta la chiesa italiana è vicina”.Breve sosta davanti alla chiesetta del Purgatorio il cui frontale, durante il sisma, è crollato travolgendo la prima delle due vittime, Lina Balestrieri. Con il capo chino il cardinale Bassetti ha osservato la casa crollata a via Serrato ascoltando con attenzione il racconto di Ettore Occupato capo squadra dei vigili del fuoco che ha spiegato con quali modalità si sono svolte nella notte tra il 21 e 22 agosto le operazioni di soccorso. “Occorre un’attenzione e un accorgimento particolare nella ricostruzione in questo che è stato un evento che deve essere proporzionato al tipo di realtà in cui è avvenuto: un terremoto così intenso anche se circoscritto diventa un disastro anche 10 volte più grande rispetto a un evento simile che può accadere in terraferma”, ha concluso il presidente della Cei. “Occorre trovare insieme alle istituzioni le soluzioni più opportune; certamente la responsabilità più grande ce l’ha chi ci rappresenta nelle istituzioni più in alto”.