Brutta sorpresa questa mattina per i pendolari isolani diretti a Napoli: all’arrivo dinanzi alla biglietteria della società Alilauro, per imbarcarsi sull’aliscafo delle 7.10, si sono sentiti rispondere che non c’era più posto. Circa un centinaio di persone, tra cui una ventina di avvocati, oltre a quanti erano diretti ialla stazione o all’aeroporto di Napoli, oppure presso gli ospedali cittadini per visite o cure specialistiche, sono così rimasti a terra; tutti costretti a dirottarsi sulla partenza successiva delle 8.40.il presidente dell’assoforense isolana Francesco Cellammare, tra gli avvocati rimasti a terra, spiega e commenta: “Il tutto sembra scaturito perchè è stata soppressa la corsa della Caremar delle 6.45, ma anche perchè l’Alilauro ha impiegato per quella corsa un mezzo inadatto alle esigenze dell’utenza. Ti alzi alle 5,50 e alle 6,45 l’aliscafo delle 7,10 alilauro è completo. 100 pendolari di cui almeno 20 avvocati lasciati a terra. Mi domando:”ma questo è un paese civile?”. L’opinione e le domande dell’avv. Cellammare oltre che interrogare le compagnie di navigazione, vanno rigirate ai politici sempre troppo disponibili e generosi verso alcuni armatori.