ISCHIA, IL GIORNO DELLA PROTESTA CONTRO I G7 TERMINA SENZA DANNI

vlcsnap-2017-10-19-15h54m09s73vlcsnap-2017-10-19-15h54m58s37vlcsnap-2017-10-19-15h55m53s94vlcsnap-2017-10-19-15h57m14s129E’ stata una manifestazione di protesta tranquilla quella svoltasi oggi a Ischia in occasione del G7.
In tutto sono sbarcati sull’isola un centinaio di manifestanti, aderenti a centri sociali e a movimenti antagonisti.
Gli attivisti sono sbarcati verso le 13.15 insieme a un nutrito contingente di agenti di polizia anti- sommossa. I manifestanti avevano ottenuto la possibilità di partire pagando un biglietto al prezzo “politico” di sette euro andata e ritorno. A causa dei minuziosi controlli a cui sono stati sottoposti i manifestanti prima dell’imbarco, il traghetto è partito alle 11.35, con 50 minuti di ritardo, arrecando disagi a turisti e viaggiatori.
Sul traghetto è stato esposto lo striscione con scritto “No G7, per un mondo senza confini”.
Ad aprire il corteo c’era un canotto con scritto “G7 assassini”, messaggio polemico riferito alle politiche sull’immigrazione. Appena sbarcati gli attivisti hanno inondato di salsa di pomodoro un piccolo tratto della banchina olimpica del porto e poi l’hanno gettata anche in una zona di mare; mentre uno dei manifestanti spiegava al megafono: “questo è il sangue dei migranti che vengono fatti morire in mare”. I manifestanti hanno esposto cartelli con slogan come “diritto all’abitazione”, “No G7”, “Reddito per tutti”. Non è mancato anche qualche manifesto sarcastico come “Minniti come Higuain”.

Il corteo si è poi diretto verso via Iasolino dove la Polizia in assetto antisommossa ha ostacolato l’ingresso nella zona pedonale ai manifestanti, invitandoli a percorrere il tratto autorizzato sulla circonvallazione attorno al porto di Ischia. “E’ antidemocratico – hanno spiegato i manifestanti con gli altoparlanti – impedirci l’accesso nella zona pedonale.
Ci impedite di parlare con i cittadini, isolandoci e militarizzando l’isola”. Poco dopo le 15 la manifestazione e si è conclusa e i manifestanti si sono imbarcati alla volta di Napoli con il traghetto delle 15.30.
Alfonso De Vito, del Movimento per l’abitare ha dichiarato alla stampa: “Volevamo rompere il tabù della impossibilità di manifestare su un’isola come Ischia. Purtroppo ci hanno riservato un dispositivo folle, siamo stati perquisiti un sacco di volte. Domani continueremo la nostra protesta a Napoli con un’assemblea pubblica in palazzo Corigliano e alle 21 un concerto in piazza del Gesù; eppoi sabato con il corteo in Piazza Garibaldi per i diritti sociali contro le leggi Minniti.

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