DI GIUSEPPE MAZZELLA. ACCADEVA IERI: CASAMICCIOLA PRIMA DEL 21 AGOSTO 2017, IL DIBATTITO PRIMA DELLA CATASTROFE – 2012-2014

1 – CONTINUA. “ Per Casamicciola, una TerzaRinascita”.

E’ questo il tema del “ workshop” ( officina, laboratorio, seminario) che si terrà sabato 29 novembre
2014 con inizio alle ore 10 nell’ ex-Capricho de Calise nel corso del quale sarà illustrato dall’ arch.
Caterina Iacono il progetto di trasformazione urbana a cura del Comitato Colibrì ( Giuseppe
Mazzella, Franco Borgogna, Lucilla Monti, Angelo D’ Abundo, Gianni Vuoso), nato nel 2012 in
occasione della sottoscrizione per il recupero del complesso Pio Monte della Misericordia nei
Luoghi del Cuore del FAI ( Fondo Ambiente Italiano) e dell’ Osservatorio sui fenomeni socio-
economici dell’ isola d’ Ischia ( OSIS).
Il progetto- coordinato dall’ arch. Caterina Iacono – è uno studio di fattibilità giuridico ed
economico in 16 punti – dal Pio Monte della Misericordia al parcheggio sulla Litoranea per Lacco
Ameno – redatto in attuazione del Piano Regolatore Generale approvato e nel rispetto del Piano
Urbanistico Territoriale dell’ isola d’ Ischia in vigore poiché si tratta di una piattaforma per un
Piano Urbanistico Comunale ( PUC) per il recupero delle superficie coperte che non contiene
aumenti di volume. Si propone lo strumento della Società di Trasformazione Urbana – prevista dall’
art. 120 del Testo Unico degli Enti Locali – ed il Tavolo di Concertazione tra Enti Pubblici e Privati
previsto dalla legge 241/90 mentre i finanziamenti – per circa 100 milioni di euro – sono richiesti al
programma dei fondi strutturali europei per il periodo 2014-2020.
Il workshop sarà aperto e coordinato dal giornalista Giuseppe Mazzella mentre l’ arch. Caterina
Iacono illustrerà con diapositive e cartografia il progetto soffermandosi sull’ agibilità giuridica per
ogni singolo punto.
Dopo gli interventi dei partecipanti – sono stati invitati sindaci ed amministratori comunali dei sei
Comuni del’ isola, politici, tecnici, imprenditori, cittadini attivi – le conclusioni saranno di Osvaldo
Cammarota, coordinatore della Banca per le Risorse Immateriali ed operatore dello sviluppo
territoriale e del prof. Amedeo Lepore, ordinario di storia economica presso la seconda università di
Napoli ed autore del volume “La Cassa per il Mezzogiorno e la Banca Mondiale: un modello per lo
sviluppo economico”.
Questo articolo che riproponiamo è uscito su IL GOLFO martedi 4 settembre 2012.

casamicciola antica

ISCHIARAMA
di Giuseppe Mazzella

Casamicciola, il lungo declino ed il cappello del prete

Dal terrazzo di casa mia, vedo tutta la marina di Casamicciola. E’ un terrazzo storico in un
luogo storico. Prima di me, almeno dal 1894, migliaia di altri occhi hanno visto questo panorama e
ne sono rimasti incantati. Erano occhi azzurri, neri o verdi di tutti i colori delle bandiere delle
Nazioni.
Vedo i due rioni, il porto con le navi e gli aliscafi che entrano ed escono, il complesso del Pio
Monte della Misericordia, punta Perrone con la chiesa di S.Antonio, e di fronte la costa casertana,
ripenso a quei,continui, incessanti, ricordi dei miei genitori. Non passava giorno, non c’era
occasione dove sia mia madre che mio padre non mi ripetevano: “ Siamo stati i primi nell’ isola d’
Ischia a fare turismo. Eravamo i primi dell’ isola con le nostre manifestazioni musicali. C’era la
banda musicale tutte le sere in Piazza Marina. Solo noi avevamo il cinema all’ aperto. Nel Pio
Monte della Misericordia si tenevano concerti e spettacoli. Arrivavano da noi, nei nostri alberghi i
migliori dell’ isola, autentici signori da ogni parte del mondo. Solo noi avevamo la Pro Loco ed i
termalisti e gli albergatori ( come il papà di mia madre, mio nonno Giovanni Monti ( 1890-1963) ,
uno dei primi albergatori dell’ isola d’ Ischia n.d.a), ,avevano una propria associazione con una
propria sede. E adesso siamo diventati gli ultimi”. Siamo gli ultimi da oltre 40 anni.
Mio padre è morto da 35 anni fa e mia madre è morta da 9 anni. Una volta ho detto che
Casamicciola sta al turismo dell’ isola d’ Ischia come la Pro Vercelli al calcio italiano. Ha vinto
sette scudetti all’ inizio del ‘ 900 ma poi è scomparsa dai campionati nazionali per stare in serie C o
serie D.
Ma quel” martellamento continuo” sulla “ Grandezza di Casamicciola” mi ha segnato per la mia
vita pubblica, civile, culturale, politica e perfino familiare. Ho fatto di tutto, ma proprio tutto, per
riportare Casamicciola alla sua antica Grandezza e non ci sono riuscito. Lascio il mio Paese ai miei
figli in condizioni addirittura peggiori in cui l’ ho ricevuto dai miei. Leggendo e studiando i libri di
storia locale – per lavoro e passione – ho constatato che papà e mamma avevano perfettamente
ragione e non esageravano affatto. Ho portato sempre con me ovunque sono andato, a Napoli e in
altre città del Continente, questa fierezza di essere cittadino di Casamicciola. Mi sono sentivo un
giocatore della Pro Vercelli con l’ orgoglio dei 7 scudetti ma la malinconia di giocare in quarta
serie.
I pensieri dal terrazzo

Mi siedo al mattino su questo terrazzo in questi giorni d’ estate . Mi faccio il caffè. Mi accendo il
sigaro. Il terrazzo del Pithaecusa è uno dei più belli dell’ isola d’ Ischia. Mia madre mi diceva che
una scrittrice inglese degli inizi del ‘ 900 che era ospite sua le disse: “ Voi che vivete qui non avete
diritto al Paradiso dopo la morte. Il Paradiso l’ avete già avuto qui”. Sfoglio i giornali e leggo in
silenzio.
Ho letto l’ altro giorno il pezzo di Gianni Vuoso su “ Il Golfo” nella sua “ emeroteca”. Riporta un
mio intervento su “ il settimanale d’ Ischia” del 1981 quando fui eletto consigliere comunale del
PSI e facemmo la prima amministrazione di sinistra che durò meno di due anni. Sembra scritto oggi
con il ripetitivo messaggio della “ politica di programmazione” con il rilancio del termalismo locale
con un grande investimento nel complesso del Pio Monte della Misericordia. Oggi la situazione di
Casamicciola è ancora più grave di 31 anni fa. Il complesso del Pio Monte della Misericordia è un

ammasso di macerie dall’ intricata situazione proprietaria. Ho dedicato a questa battaglia 40 ANNI
della mia vita civile. Cominciai con un lungo articolo nel 1972 su “ Il Giornale d’ Ischia” e poi ho
scritto centinaia di altri articoli e decine di proposte. Un vecchio compagno socialista degli anni ’70,
Tonino Verde di Forio che ha oggi più di 80 anni e che non può più essere combattente come una
volta mi ha telefonato, dopo aver visto un video su “ Teleischia” realizzato con Mirna Mancini due
anni fa dal titolo “ See, pray and cry” e che si può trovare anche su www.ischianews.com
, per dirmi che bisogna continuare la battaglia per il recupero di quel complesso: “ E’ fondamentale
per Casamicciola e l’ isola d’ Ischia e tu devi andare avanti” mi ha detto. Ma qual è lo scenario
politico che deve affrontare” il problema dei problemi” di Casamicciola? Lasciamo stare come è
andata fino ad oggi. I rimproveri retrospettivi servono a poco. Ma è possibile che non ci si renda
conto – eppure nel consiglio comunale da 19 anni c’è un architetto al quale fa compagnia un
assessore ingegnere che è stato in consiglio per 18 anni ed ancora c’è un sindaco laureato in
commercio ma anche in economia cioè “ competenze specifiche” oltre gli steccati, se ci sono,
ideologici – che Casamicciola ha bisogno di un grande progetto di trasformazione urbana, come si
chiama oggi, come si può fare dal Testo Unico degli Enti locali ed abbiamo fatto un convegno ad
aprile a Lacco Ameno ( Ischia, lo sviluppo possibile – Auditorium dell’ Albergo di Augusto –
Società di Trasformazione Urbana ( STU) – art.120 del TU presieduto dall’ avv. Renato Perticarari,
Presidente STU Nazionali) per sottolinearlo, che sia capace di recuperare il complesso Pio Monte
come opera strutturale ed infrastrutturale ( mi spiego?); recuperare il bacino di La Rita; costruire un
porticciolo turistico sotto il Pio Monte che c’è già; fare del Capricho de Calise il ritrovo di tutta l’
area portuale anche con un Yacht Club come lo hanno tutti i porti turistici e prendiamo esempio da
Capri? Questa” trasformazione urbana” – più o meno la stessa che fece a Lacco Ameno negli anni
’50 Angelo Rizzoli con il progetto dell’arch. Gardella – la vedo ogni mattina dal mio terrazzo. E’
un sogno reale che non ha nulla di utopistico perché è perfettamente compatibile con il Piano
Urbanistico Territoriale o Paesistico in vigore in quanto non prevede aumenti di volumetrie ma solo
utilizzazione di fabbricati dismessi o fatiscenti. Come si fa a perdere queste occasioni di sviluppo
per Casamicciola e l’ isola d’ Ischia che deve avere una “ coesione” economica e sociale? Certo per
attuare un piano di trasformazione urbana ci vogliono anni, ci vogliono soldi privati e soldi
pubblici, ma se non si comincia non ci resta che piangere e piangere non serve a nulla. Il mondo
non finisce. Non è finito il 28 luglio del 1883 quando il Ministro dei Lavori Pubblici voleva
ricoprire con la calce Casamicciola distrutta con 3mila morti.
La politica oggi
Il sindaco eletto dal popolo, Arnaldo Ferrandino, ha una giunta monca di soli due assessori e non
riesce o non vuole completarla. Non c’è più la passione programmatica e la polemica civile dei
partiti come la DC, il PSI, il PCI ed il PLI. I consiglieri – 10 mentre prima erano 20 – sono eletti in
liste civiche neanche come il Comune fosse un “ condominio” o una “ congrega”. Non rispondono
più alle vecchie sezioni dei partiti dove la “ base” controllava e pungolava gli eletti.
Nel porto turistico – che avrebbe dovuto essere il volano di un nuovo sviluppo – vi sono tre
concessionari al posto di uno solo di cui solo uno pubblico. Il complesso Capricho de Calise è
aperto provvisoriamente fino ad ottobre. Dopo chiuderà. Non c’è stata una sola manifestazione
culturale di rilievo durante l’ alta stagione. Casamicciola appare un paese di “ passaggio” per
arrivare a Lacco Ameno o a Forio e S.Angelo . Non c’è più passione né politica né civile. Va bene
una drastica azione di risanamento finanziario ma il sindaco di un Paese in crisi di tutto non può
essere solo un “ curatore fallimentare” ma cominciare a progettare e realizzare una ripresa civile,
economica, sociale. La Politica si deve fare sui PROBLEMI e non sul PERSONALISMO.
Ogni mattina lascio il terrazzo dopo la lettura dei giornali. Debbo pensare ad altre cose, ai problemi
di tutti i giorni a quella che il mio amico avv. Enzo Arcamone chiama la “ quotidianietà”.

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