TRAGEDIA ALLE GROTTE DELLE FORMICHE. LA RICOSTRUZIONE: LARA HA VISTO MORIRE IL SUO ISTRUTTORE PRIMA DI CHIUDERE GLI OCCHI?

Si dipanano i dubbi sulla morte dei due sub nello specchio d’acqua tra il Castello Aragonese e l’isolotto di Vivara, sui fondali delle grotte delle “formiche”. Sui tragici ultimi muniti di vita di Lara Scamardella 13 anni Antonio Emanato 44, entrambi di Bacoli, e sulla causa del loro decesso stanno lavorando la magistratura e gli inquirenti.

Ma una ricostruzione della triste storia di domenica 13 agosto seppur parziale e non ufficiale può essere ipotizzata dai dati inconfutabili emersi, grazie alle interviste rilasciate a Teleischia ed alle dichiarazioni riferiteci dai sub presenti sul luogo della tragedia.

Innanzitutto è bene precisare che i due sub, l’istruttore e l’allieva sono entrati in una grotta secondaria del plesso delle “formiche”, una grotta della quale non ci sono immagini, nessun file è stato ritrovato sul web, nessun filmato a detta dei sub più esperti dell’isola d’Ischia è stato mai realizzato. Una grotta angusta e dall’apertura particolarmente piccola, a differenza di quella principale che vanta addirittura luce proveniente dalla superficie dell’acqua.

I corpi delle due vittime sono stati ritrovati in questa grotta semisconosciuta. I sub professionisti Piero Sorvino di Ischia e Paolo Ardizio di Napoli hanno recuperato già domenica pomeriggio il corpo di Antonio Emanato, che si trovava poco dopo l’ingresso di questa grotta. Lara era in una cavità più estrema della stessa, ed il recupero del corpo esigeva sommozzatori con qualifica di speleologia subacquea. Le unità specializzate del corpo dei Vigili del Fuoco di Brindisi sono giunte sull’isola domenica pomeriggio in elicottero. Sempre il 13 agosto hanno effettuato alle 20.30 una prima immersione che gli ha permesso di individuare il corpo di Lara che poi è stato recuperato  lunedì alle ore 11.00.

Altro dato importante risulta dallo stato delle bombole di aria recuperate. Sia quelle di Lara che quelle del suo istruttore erano completamente vuote, quindi secondo gli inquirenti erano state completamente esaurite dai due sub. Siamo a conoscenza che il corpo di Emanato è stato ritrovato senza le bombole. La sua attrezzatura è stata recuperata al fianco del corpo di Lara che sulla schiena aveva ancora le sue bombole..

Cosa sarà successo? Quella che andiamo ad esprimere è una ipotesi, molto probabile, ma sempre di un’ipotesi si tratta.

L’istruttore avendo notato che la riserva di aria di Lara era al limite le ha fornito la sua attrezzatura per poi cercare di risalire. Antonio Emanato sperava dir poter successivamente ritornare con altre bombole piene per far tornare a galla Lara. Probabilmente per le sospensioni di sabbia causate dal pinneggiamento o da altri motivi dovuti al momento di grande tensione e paura, Emanato non deve essere riuscito a ritrovare la piccola apertura di uscita ed è morto annegato. La giovane Lara probabilmente, anche se noi speriamo che non sia accaduto così, ha visto prima morire l’istruttore amico, e poi dopo aver respirato fino all’ultima riserva di aria, ha chiuso gli occhi. Una vera tragedia… noi speriamo davvero che questo drammatico epilogo non si sia verificato.

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