Basket: Danilo Gallinari, il leader della squadra italiana, nella finale della Trentino Cup contro l’Olanda, domenica sera, ha reagito ad una gomitata ricevuta sotto canestro, aggredendo l’avversario con un pugno e fratturandosi così la mano.
A commentare l’accaduto interviene l’allenatore isolano Cesare Covino, che invia a Gallinari una lettera aperta:
“Caro Danilo e ti chiamo così, per nome, come ti chiamavo ad Ischia dove tu, bambino, già giocavi alla grande e dove fosti votato pure mister Camp per bravura, per ottimo comportamento e per le spiccate capacità relazionali (in quel tempo!!!), sul campo del St.Leonard di Panza in due delle 34 edizioni della Vacanza Basket ischitana (diventata, con Marco Bonamico e Roberto di Lorenzo, Giba Camp per qualche anno).
Ebbene, caro Danilo, mi dispiace molto, ma mi hai deluso alla grande. Hai detto che hai sbagliato, perciò chiedi scusa ai tuoi compagni (solo a loro? E ai bambini, e ai tanti ragazzini e giovani agli occhi dei quali eri indiscusso idolo? A questi, niente, non chiedi scusa?).
Giustamente hai definito un errore quella tua sciagurata reazione, quel tuo pugno coscientemente sferrato sul volto di un tuo ennesimo avversario, non nemico, ma avversario che, d’accordo, ha sbagliato anche lui, ma tu però sei andato oltre. Dopo aver accusato lo sbaglio da te commesso, non ti sei fermato, ma hai colpito e poi hai aggiunto parole che mai avresti dovuto dire. Impunemente hai detto che quel tuo errore è stato “enfatizzato dal fatto che purtroppo mi sono fatto male”. E chi se ne fotte, caro Danilo, che ti sei fatto male? Ancora non ti accorgi che TU… ci hai fatto del male! Hai fatto del male di proposito non solo al malcapitato avversario, ma hai fatto del male a tutti noi, tuoi tifosi e tifosi della Nazionale italiana e soprattutto grandi appassionati di questo bellissimo sport che al momento (e spero per molto altro tempo ancora) tu non rappresenti più. Avrei ammirato il tuo grande carattere di atleta forte e coraggioso se dopo la pur pesante gomitata ricevuta ti saresti lasciato andare a qualche imprecazione toccandoti la parte dolente nel tentativo di lenire il dolore, invece ti sei scagliato come una furia sull’uomo e non smettevi di colpirlo.
Spero solo che, mentre andava in onda quell’indegno spettacolo, di cui tu stupidamente ti sei reso assoluto ed unico protagonista, i bambini italiani avevano in quel momento altro da fare e non ti hanno visto all’opera come unico protagonista.
Per tua fortuna, i bambini ischitani , attori e non spettatori, stavano facendo qualcosa di più interessante e, buon per loro, si sono persi quel tuo squallido show.
Caro Danilo, chiedi a Vittorio, tuo padre, se quando giocava lui ha mai ricevuto, e dato, gomitate ed anche pesanti. Non mi risulta, però, che abbia preso a pugni un avversario. E lui, con tutta la stima e l’ammirazione che ho avuto per quel giocatore non era certo il campione che sei tu, ma non ha sferrato pugni!
Lascia stare i tuoi compagni, non a loro devi chiedere scusa. Essi ti conoscono e sanno bene che sei una brava persona. Ma, metaforicamente, devi inginocchiarti davanti a tutti i bambini del mondo: ad essi devi dire forte che hai sbagliato e che non si sferrano cazzotti: né in campo, né fuori!
Solo così, se vuoi, il prossimo 2 luglio, dopo 20 anni, potrai ritornare ad Ischia alla 35esima edizione della Vacanza Basket per farti perdonare anche dai bambini ischitani ed essere, per loro, anche e soprattutto un Campione di Vita oltre che di Sport”.