ISCHIA: IL CACCIATORE ANTONIO BUONO PROPONE UNA “ZTL PER I BOSCHI”

La necessità di regolamentare l’accesso dei turisti ai boschi isolani, espressa da Antonio Buono, “cacciatore a vita”:

“Per noi cacciatori è diventato un problema molto serio; spesso, durante la ricerca di prede, sempre più difficili da incontrare perché sempre più assenti dalla nostra isola, si incontrano quasi all’improvviso, gruppi di turisti che se ne vanno su e giù per i boschi senza preavviso! E noi lì fermi, ad aspettare che lo “sciame” passi…si sa, bisogna rispettare le regole!

Pensavo a delle telecamere di accesso ai varchi con tanto di scritta in lingua locale: “se po’ passà – nun se po’passà” , è evidente che per i turisti stranieri sarebbe necessario apporre una tabella sottostante che traduca i vari significati dialettali.

Per l’occasione, agli stessi varchi si potrebbero aggiungere le mappe (magari cartacee) dei vari percorsi in modo tale che, visto il marasma di indicazioni colorate e poco comprensibili (immaginate un turista daltonico) per sentieri sconosciuti, persone sconvolte dalla paura trovino in tempo utile la strada giusta prima che venga il buio.

La sciatteria di segnali chiari dei vari sentieri di montagna, è tale che supera l’assurdo: non vi è persona alcuna che non si trovi in difficoltà se non accompagnata da guida specifica e del luogo.

A mio parere, sarebbe opportuno installare una sorta di sistema simile a quello apposto alle ZTL di Lacco Ameno, laddove vi è scritto: “varco attivo” – “varco non attivo”, con la differenza che per noi del luogo, non è stata apposta quella tabella traduttrice come per forestieri.

Perdonatemi tutta questa metafora ma, l’allegoria a tratti espressa di cui sopra, vuole evidentemente tradursi in una richiesta per chi ne è preposto: a Lacco Ameno, fateci capire (magari scritto in dialetto) se e quando si può “varcare” o meno…”

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