PROCIDA, SINDACO RAIMONDO AMBROSINO “ URGENTE INTERVENIRE SULLA MOBILITÀ PUBBLICA”

DINO AMBROSINOE’ ormai convinzione di tutti che il problema della mobilità pubblica a Procida è uno dei  problemi più grossi che da anni attanaglia il paese. Pertanto è urgente intervenire  per migliorare la viabilità e la vivibilità sull’isola.

Gli interessi  pubblici della collettività si scontrano con quelli individuali; tutti soffrono ma sembra che pochi siano disposti a rinunziare all’auto, al motorino, al parcheggio sulle strade, i più ritenendo il diritto alla mobilità e al parcheggio un diritto inviolabile. La qualcosa non è.

La mobilità, oltre a sottostare al codice stradale, deve armonizzarsi con la vivibilità, con la dimensione delle strade  e con i diritti dei pedoni. Quando mi venne raccontato il triste incidente di un anziano di 86 anni, letteralmente schiacciato al muro da un camioncino in via Principessa Margherita, ho provato un dolore fortissimo al pensiero che  la nostra gente debba subire tale sorte infame. 

Gli incidenti, infatti, sono continui e alcuni anche molto gravi. Ultimamente l’incidente di un ciclista ci ha fatto tremare tutti, tanto che va ripensata anche   la circolazione indiscriminata della biciclette, diventata molto pericolosa prima di tutto per chi guida la bici: non esistono, infatti, piste ciclabili ed è illusorio pensare che domani possano esserci, avendo strade che sono tre metri di larghezza prive di marciapiedi e di corridoi pedonali.

Grave inoltre è il problema del parcheggio sulle strade. Da anni  è diventato consuetudine parcheggiare la propria auto o il proprio motorino sulla strada. Stiamo cercando di far capire ai cittadini che tale consuetudine è stata un’imprudenza e che essa va corretta con l’introduzione di strisce blu e solo in determinati tratti.

Le piazze vanno intanto liberate dalle auto e restituite alla vita sociale della popolazione. Esse hanno una funzione  importantissima, sono gli spazi di aggregazione dove i cittadini devono potersi ritrovare serenamente. Ridurle ad autorimesse a cielo aperto è stato un errore, e bisognerà quindi correggere anche questa abitudine e convincere i cittadini  ad operare un’inversione di tendenza.

Ho visto ultimamente con quanta fatica gli abitanti del Casale di via Principe Umberto hanno accolto la decisione  amministrativa di liberare  la piazza di tale Casale dalla auto.

Capisco però che coloro che sono stati abituati da tempo ad occupare tranquillamente il suolo pubblico senza pagar pedaggio, oggi non vogliono accettare tali nuove disposizioni. 

Tuttavia penso che ogni cittadino deve saper anteporre il bene comune al bene individuale. In quanto Sindaco ho il dovere  morale e civico di aiutare la cittadinanza  a prendere coscienza del grande valore che è il bene comune della collettività, all’interno del quale dovranno rimodularsi le esigenze e la fruizione dei  diritti dei   singoli cittadini.

Per questo stiamo praticando una politica di passi graduali, onde permettere al cittadino di  maturare una visone delle cose più collettiva, anche perché il numero delle auto e dei motorini è cresciuto vertiginosamente in questi ultimi decenni, ed è pura follia pensare che su 3,7 Kmq,  con strade limitate in larghezza, si possa usufruire indiscriminatamente  di tali numerosi veicoli.

Molti, forse, non sanno che una strada per essere adibita al traffico deve avere marciapiedi idonei e  corridoi pedonali. Ma  volendo creare marciapiedi e corridoi pedonali dovremmo chiudere la maggior parte delle strade al traffico.

Unica alternativa praticabile oggi è quella di limitare la sosta e lo scorrimento sulle strade, creando fasce orarie aperte al traffico e fasce orarie pedonali, creando zone a traffico limitato ai soli residenti, liberando le piazze e i casali dalle auto e rendendo in tal modo  l’auto e il motorino strumenti di uso straordinario e non strumenti di uso ordinario.

Ho ricevuto molti ringraziamenti per le fasce orarie pedonali adottate durante il periodo pasquale e molti mi hanno sollecitato a riproporle non solo in estate ma, almeno, ogni domenica.

Infatti vogliamo rendere più vivibile l’isola ogni domenica e ogni festività, con fasce orarie pedonali dalle 10,30 alle 13 e dalle 17 alle 20. A luglio e agosto poi amplieremo tali fasce orarie pedonali tutte le sere dalla 19 alle 21, dalle 21,30 alle 24, e dalle 24,30 alle 16.

Inoltre, tutta la Marina Grande sul lato prospiciente alle abitazioni e al commercio diventerà pedonale ed anche il tratto di via Vittorio Emanuele che va da San Leonardo al Porto. Ugualmente, da adesso fino a settembre diventerà zona a traffico limitato con divieto di parcheggio  il tratto di via Giovanni da Procida che va  dal Lungomare Cristoforo Colombo fino alla Marina Chiaiolella.

E’ certamente un processo di rieducazione che dobbiamo condividere insieme e portarlo avanti, sapendo tutti accettare qualche sacrifico per un bene più grande. 

Sono convinto che la ragionevolezza è il buon senso alla fine prevarrà e la nostra vivibilità ne acquisterà in serenità.

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