NUOVA TEGOLA SUI COMUNI DI SERRARA FONTANA, FORIO E CASAMICCIOLA, LA CITTA’ METROPOLITANA PRESENTA IL CONTO

Tassa dei rifiuti: i comuni isolani non pagano e la Città metropolitana di Napoli presenta il conto.

I comuni di Serrara Fontana, Forio e Casamicciola non hanno versato la quota di Tarsu nel triennio 2010-2012 alla provincia di Napoli, e in questi mesi sono stati notificati gli atti di ingiunzione emessi dalla città metropolitana per il recupero delle somme.

E si tratta di cifre importanti, visto che il solo comune di Forio deve

2.940.783,93 euro, come si evince dall’ingiunzione di pagamento notificata il 21 novembre 2016; il debito di Casamicciola ammonta a 1.372.281,09 euro, vista l’ingiunzione notificata il 24 marzo 2017; Serrara Fontana invece deve versare 504.438,76 euro, con l’atto notificato il 19 dicembre 2016.

L’art. 19 del Decreto Legislativo n. 504/92 ha istituito il “Tributo provinciale per l’esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell’ambiente” (TEFA)., e riguarda l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti, il rilevamento, la disciplina ed il controllo degli scarichi e delle emissioni e la tutela, difesa e valorizzazione del suolo.

Il TEFA, è un tributo incassato dai singoli Comuni contestualmente alla tassa/tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU/TIA fino al 2012, Tares 2013 e Tari 2014).

Il tributo è liquidato e iscritto al ruolo dai Comuni contestualmente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Al Comune spetta una commissione posta a carico della provincia impositrice, nella misura dello 0,30 per cento sulle somme riscosse, senza importi minimi e massimi.

L’ammontare del tributo, riscosso congiuntamente alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è poi versato dal Comune, alla città metropolitana.

Ma è evidente che i comuni di Serrara Fontana, Forio e Casamicciola non hanno ottemperato all’obbligo del versamento, divenendo debitori della città metropolitana di napoli che in questi mesi ha presentato il conto. Di certo si tratta di una tegola pesante per i tre comuni, che rischia di comprometterne ulteriormente le casse. Il comune di Casamicciola, ad esempio, sta ancora verificando la situazione del pre dissesto, ed una cifra pari a circa un milione e 400 mila euro potrebbe significare un macigno non facile da superare.

Intanto tutti e tre i comuni hanno proposto opposizione contro l’ingiunzione di pagamento. La parola passa alla sezione di Ischia del Tribunale di Napoli

 

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