CONSIP: SCAFARTO INDAGATO PER FALSO.IL CAPITANO FU TRA I PROTAGONISTI DELL’ARRESTO DI GIOSI FERRANDINO

La procura di Roma ha indagato il capitano del Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri Gianpaolo Scafarto, con l’accusa di falso aggravato nella sua gestione dell’ inchiesta sulla Consip.

Scafarto è accusato di aver manipolato gli atti dell’inchiesta falsificandone due elementi. In particolare, una frase attribuita da Scafarto all’imprenditore Romeo, nel quale diceva di avere incontrato il padre dell’ex presidente del consiglio Renzi, era stata in realtà pronunciata dall’ex deputato Italo Bocchino, tra le altre cose collaboratore di Romeo.

Scafarto è anche accusato di aver falsificato i documenti dell’inchiesta per attribuire ai Servizi segreti la responsabilità su un presunto pedinamento ai danni dei carabinieri che stavano svolgendo l’indagine.

Il nome del capitano Gianpaolo Scafarto è noto sull’isola d’Ischia perchè legato alle indagini sulla metanizzazione: figura infatti come investigatore di punta nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto i vertici della Cpl Concordia e che ha visto coinvolti tra gli altri il sindaco di Ischia Giosi Ferrandino. L’esponente dell’arma ha infatti coordinato le indagini dell’inchiesta dei pubblici ministeri Woodcock, Carrano e Loreto della procura di Napoli. Il capitano Scafarto ha esaminato le intercettazioni telefoniche ed ambientali ed ha effettuato l’interrogatorio di alcuni testimoni che erano a conoscenza di come era stata avviata la metanizzazione del comune di Ischia.

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