Mancano ormai meno di 24 ore alla tanto attesa Maratona di Barcellona. Una maratona come le altre, importante sì, ma neanche più di tanto. O meglio, non ha poi nulla di diverso da tutte le maratone che si svolgono nelle grandi città. Ma questa volta, a Barcellona, ci sarà il nostro Gianni Sasso: l’unico atleta isolano ad aver preso parte alle Olimpiadi! Rio 2016 è stata un’impresa storica, unica e forse irripetibile. Toglieteci quel “para” davanti ad “olimpiadi” e davanti ad “atleta”, perchè Gianni – e tutti quelli come lui – sono atleti e basta. Probabilmente lo sono molto di più dei normodotati, hanno una forza e una determinazione che gli atleti “normali” poche volte dimostrano. Doti fisiche ma soprattutto mentali, semplicemente straordinarie, e quel pizzico di follia che devi avere per forza nel momento in cui pensi di abbassare ulteriormente il tuo record personale di corsa sulle stampelle. Correre una maratona (42,195 km) sulle stampelle? Una follia, punto e basta. Gianni Sasso, dopo New York 2008 (5h05’44”), Chicago 2009 (4h38’00”), Berlino 2010 (4h35’00”), Amsterdam 2012 (4h28”38, record del mondo), è pronto a migliorarsi ancora di più e ad entrare nella storia. Domani mattina tutti tiferemo Gianni Sasso, diventato ormai una leggenda qui sull’isola d’Ischia. Ma mai bisogna dimenticare da dove sia partito Gianni. Nato l’8 novembre 1969 con il “pallone” nel DNA, a sedici anni un incidente gli porta via una gamba. Gianni non molla, continua a pensare solo al calcio. E allora comincia a giocare a calcetto con gli amici sulle stampelle, poi la follia delle maratone; grazie ad Ischia Sunset Triathlon si cimenta in una nuova disciplina e in tre anni arriva sull’Olimpo dello sport. Il massimo. Eppure Gianni non si ferma, è il must di una vita: cercare sempre nuovi stimoli e scrivere la storia. Lo ha già fatto Gianni Sasso e lo farà ancora, con o senza record a Barcellona, con o senza vittorie nelle gare di bike che forse lo vedranno protagonista a partire dal prossimo anno. La storia, Gianni, la scrive semplicemente ogni giorno e non solo grazie ai risultati sportivi. Il suo esempio, il suo amore per la vita, la sua determinazione… questa è la vera storia. Gianni Sasso, a Barcellona, porterà con sé tutta l’isola d’Ischia e tutti noi siamo fieri di essere rappresentati da una persona come lui.
Che tu possa lasciarti dietro quanto più vento possibile, caro Gianni. Corri, corri più forte che puoi verso il traguardo e batti quel record. Sarebbe l’ennesima prova che nulla è più forte della propria volontà. Un’isola intera chiede a gran voce un altro record, caro Gianni. Così potrai raccontare l’ennesima impresa a chi non ha la tua forza, a chi molla alla prima difficoltà, a chi crede che rinunciare alle sfide sia meno doloroso che provare ad affrontare le difficoltà della vita, a volte molto più futili di quanto si creda. E se per caso ti senti stanco, tu pensa alla tua isola: a quanti allenamenti, a quanti chilometri hai macinato su queste strade sotto la pioggia, sotto il sole, tra un saluto al Castello Aragonese e uno sguardo al tramonto del Soccorso. Immagina di correre sulla tua isola perchè sì Barcellona è bella, ma non quanto Ischia; magari lo splendore dei nostri luoghi saprà ridarti l’energia che ti serve per ritornare a correre. E se qualcosa dovesse andare storto non importa: un pazzo come te sarebbe in grado di riprovarci e soprattutto di riuscirci in un’altra occasione. Saremo in ogni caso orgogliosi di te, di essere tuoi amici o semplicemente di essere ischitani come te. Essere ischitani non significa essere semplicemente abitanti della stessa isola, significa di più: abbiamo un cuore grande, enorme, quello che hai anche tu e che, siamo certi, ti pomperà l’ossigeno necessario per compiere l’ennesima, storica, grande impresa. Forza Gianni! Ischia è con te!
Vincenzo Agnese