ECCELLENZA – IL REAL FORIO ATTACCA ARBITRI E GIUDICE SPORTIVO: SARA’ PRESENTATO RICORSO!

Il Real Forio si dichiara indignato e deluso da quanto emerso dai provvedimenti del Giudice Sportivo in seguito alla gara con l’Isola di Procida. Pensavamo di aver visto tutto in campo: un’ammonizione per simulazione ad un giocatore (diffidato) che ha subito un fallo nettissimo da rigore; un cartellino giallo (invece che rosso) per un calcio a gioco fermo di un calciatore del Procida ai danni di un nostro calciatore; un rosso diretto ad un ex giocatore di serie A al 93’, reo di aver detto all’arbitro testuali parole “Ma sono in linea con il mio compagno”. Questa è solo una parte della vergognosa scena vista allo stadio “Spinetti” di Procida domenica scorsa. Eppure, avevamo lasciato ai presenti e alla stampa (che poi non lo ha fatto, salvo alcune eccezioni) l’ “onore” di raccontare quanto di vergognoso accaduto nel derby delle isole. Ma al sig. Pietro Ambrosino di Torre del Greco (assistito dai sig.ri Palomba e Robello di Torre Annunziata) non è bastato inventarsi film in campo e rovinare una della partite più importanti e belle del calcio isolano. Il sig. Ambrosino di Torre del Greco bene ha pensato di rovinare il Real Forio anche per la prossima gara con il Mondragone ma, soprattutto, il fischietto di Torre Annunziata ha pensato bene di rincarare la dose. Questi i provvedimenti del Giudice Sportivo subiti dal Real Forio  in seguito a quanto rapportato dalla terna arbitrale.

A CARICO DI SOCIETÀ

AMMENDA Euro 820,00

ATLETICO CASALNUOVO (con obbligo di disputa, a porte chiuse, delle prossime due gare interne, con effetto immediato) per tutta la durata della gara, propri sostenitori mantenevano un comportamento, unanimemente, ingiurioso, offensivo, minaccioso, intimidatorio, incivile, nei confronti della terna arbitrale, nonché lesivo dell’immagine della stessa terna arbitrale; tali comportamenti hanno offerto uno spettacolo indecoroso per gli altri spettatori, con la conseguenza che l’immagine del “CALCIO” esce danneggiata da simili comportamenti irriguardosi e per nulla edificanti; il gst rileva che gli atteggiamenti di cui sopra si sono reiterati anche fuori della struttura sportiva, lungo il percorso che conduce al Porto e durante le operazioni di imbarco; rileva altresì che solo l’intervento dei Tutori dell’Ordine presenti all’imbarco, evitava che la terna arbitrale venisse aggredita anche fisicamente oltre che verbalmente; si sanziona la Società con l’ammenda di euro 820,00 per i reiterati tentativi di aggressione alla terna arbitrale, per le reiterate offese, ingiurie e minacce alla terna arbitrale, per aver indirizzato verso la AA sputi, sassi ed altri oggetti, non ben identificati, nonché urina e per aver attinto con lo sputi, sassi ed altri oggetti il medesimo AA. Per i gravi fatti di cui sopra, si commina alla Società la punizione sportiva della disputa delle prossime due gare casalinghe a porte chiuse, il tutto con effetto immediato.

A CARICO DIRIGENTI

VITO MANNA

INIBIZIONE A SVOLGERE OGNI ATTIVITÀ FINO AL 1/ 6/2017 Con comportamento altamente antisportivo e sleale, aggravato dalla posizione rivestita, entrava senza autorizzazione dello spogliatoio del ddg e con maniera prepotente chiedeva spiegazioni su alcune decisione ed all’invito di allontanarsi, andava via profferendo espressioni offensive nei confronti del ddg.

 

Per quanto concerne la squalifica del proprio Direttore Sportivo Vito Manna, si precisa che il nostro DS – accusato di essere entrato nello spogliatoio senza autorizzazione – abbia visto aprirsi la porta proprio da un membro della terna arbitrale. Il sig. Manna, infatti, si era recato nello spogliatoio del direttore di gara per ritirare i documenti dei propri calciatori chiedendo poi spiegazioni sull’espulsione di Mora, spiegazioni mai fornite.

Molto più gravi, invece, i provvedimenti che hanno colpito la società e i nostri tifosi, così come sono gravissime le bugie scritte dalla terna arbitrale. In seguito ad un’indagine interna avviata dalla società, sono state interpellate le Forze dell’Ordine per chiedere se quanto raccontato dalla terna arbitrale fosse veramente accaduto. Ebbene, secondo quanto raccontato dai Carabinieri, i tifosi del Forio (scortati dall’Arma) hanno lasciato l’isola con l’aliscafo delle 17.05 da Procida per Casamicciola. La terna arbitrale ha lasciato l’impianto sportivo almeno alle 17.30 (se non alle 17.40) scortata dai Vigili Urbani. Abbiamo interpellato anche i Vigili Urbani, i quali hanno ufficiosamente smentito che la terna arbitrale abbia subito aggressioni con SASSI, ALTRI OGGETTI ED URINA!  La dinamica dei fatti non può venire a nostra conoscenza se non dopo aver ricevuto un documento scritto delle Forze dell’Ordine. L’unica certezza è che i nostri tifosi abbiano lasciato l’isola ancor prima che l’arbitro e i suoi assistenti uscissero dallo stadio. E’ bene poi sottolineare che i nostri “tifosi” erano circa una cinquantina, un gruppo composto da famiglie, appassionati, ragazzini e non di certo Ultras (che in ogni caso non sarebbe sinonimo di violenza). Ci risulta però difficile credere che padri di famiglia abbiano urinato da qualche parte e tirato poi tutto addosso alla terna arbitrale, ci risulta ancor più difficile credere che l’abbiano fatto i bambini.

Il Real Forio, ferito gravemente dalle accuse rivolte dal Giudice Sportivo e dalla terna arbitrale (accuse che hanno fatto il giro della Campania, finendo sulle prima pagine dei quotidiani locali), annuncia che sarà presentato ricorso  agli Organi di Giustizia Sportiva preposti. Le attestazioni delle Forze dell’Ordine saranno inviate contestualmente al ricorso anche al solo fine di chiarire l’effettiva entità dei fatti avvenuti. Non lo facciamo esclusivamente per gli 820 euro di multa e per le due partite da disputare a porte chiuse (che sì sono un danno importante dal punto di vista economico), ma lo facciamo per difendere la serietà e la correttezza di una società e di una tifoseria che, pur sbagliando in alcune circostanze, non sono mai state protagoniste di tali fatti, ne’ domenica, ne’ mai. Se ci sono state delle offese e delle ingiurie è giusto pagare per esse (e non per altro). Tuttavia, riteniamo altresì che la condotta del sig. Ambrosino di Torre del Greco e dei suoi assistenti si commenti da sola. Ma se per quanto accaduto in campo avevamo deciso di lasciar perdere, non faremo lo stesso per quanto (non) accaduto fuori dal campo. Crediamo, infatti, che i valori tanto invocati dal Commissario Straordinario Cosimo Sibilia non vadano rivolti solo alle società, ma anche alla classe arbitrale che dovrebbe garantire il rispetto delle regole. Da una parte speriamo di sbagliarci: se dovesse realmente emergere che quanto rapportato dalla terna non sia mai avvenuto o che comunque i responsabili non fossero i tifosi biancoverdi (ed è quello che crediamo!) sarebbe una grave sconfitta per il calcio, per lo sport, per la giustizia per l’intera classe arbitrale.

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