RIFIUTI: 222 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE CAMPANIA PER 12 IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO

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rifiutila Regione Campania finanzierà con 222 milioni di euro la realizzazione di 12 nuovi impianti di compostaggio più l’ampliamento dell’impianto già esistente a Salerno, il revamping di San Tammaro e l’adeguamento di quattro stir. Lo ha annunciato il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al termine della riunione con i sindaci che avevano risposto positivamente alla manifestazione d’interesse della Regione. I nuovi impianti sorgeranno a Napoli Est, Afragola, Pomigliano, Marigliano, Cancello Arnone, Maddaloni, Rocca d’Evandro, Casal di Principe, Conza della Campania, Chianche, Fisciano, Castelnuovo Cilento. Verranno poi adeguati al compostaggio gli stir di Tufino, Giugliano, Battipaglia e Casalduni, oltre all’ampliamento dell’impianto di compostaggio di Salerno e all’ammodernamento dell’impianto di San Tammaro.- “Investiamo 230 milioni di euro dal Patto per la Campania per fare un passo in avanti importante da cui dipende la tenuta del ciclo dei rifiuti. l’obiettivo è di terminare la costruzione degli impianti entro il 2018”. ha detto Vincenzo De Luca, – i nuovi impianti di compostaggio nella Regione che avranno la capacità di smaltire “550.000 tonnellate residue delle 750.000 che la Regione produce ogni anno e che attualmente vengono mandate fuori dalla Regione-
Oggi paghiamo almeno 50 euro in più per portare l’umido fuori regione, soldi che si scaricano poi sulle bollette che pagano le famiglie”. ha sottolineato Vincenzo De Luca” i vantaggi ci saranno anche per i Comuni, ha aggiunto de luca “per la costruzione dei termovalorizzatori – ha detto – c’era una fuga, mentre per gli impianti di compostaggio abbiamo avuto una valanga di sì”. La Campania, ha spiegato De Luca, ha scelto di realizzare impianti piccoli “per tutelare la compatibilità dimensionale degli interventi. “Al Ministero dell’Ambiente stiamo spiegando, dati alla mano che il nostro piano è rispondente ai vincoli di legge europei e nazionali per il ciclo dei rifiuti, per i nostri calcoli non c’è bisogno di un altro termovalorizzatore”.
De Luca ha sottolineato che la richiesta del Ministero di realizzare altri impianti di termovalorizzazione in Campania “è una contraddizione!
Non possiamo essere spinti a raggiungere una raccolta differenziata fino al 65% e contemporaneamente spinti verso i termovalorizzatori. Non ci sono le basi minime per altri termovalorizzatori”. Nella trattativa con il Ministero, la situazione, al momento, è stata definita da Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della giunta con delega all’ambiente, “di irrigidimento elastico”.