Si è tenuto ieri mattina, all’esterno dell’Ufficio Postale di via Alfredo de Luca a Ischia, l’annunciato presidio di protesta organizzato dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista per il mancato recapito della posta in molte zone dell’isola d’Ischia. “Noi – dichiara Domenico Savio – alla luce delle testimonianze raccolte e della gravità della situazione che si è creata, riteniamo che le Forze dell’Ordine, Polizia e Carabinieri, dovrebbero verificare se nell’ufficio postale di Ischia Porto, da dove dipende la distribuzione della corrispondenza in tutta l’isola, vi è giacenza arretrata di posta da distribuire e in che quantità e se emergessero inadempienze di Poste Italiane nella distribuzione in tempo utile della corrispondenza i responsabili dovrebbero essere denunciati, processati, condannati e arrestati se colpevoli. Ai manifestanti è stato negato di avere un incontro con un rappresentante di Poste Italiane addetto allo smistamento della posta per capire bene quali sono i motivi all’origine dei disservizi, quanta e dove è conservata la posta in giacenza. Solo grazie alla disponibilità degli uomini della Polizia di Stato presenti sul posto per garantire l’ordine pubblico, dopo parecchio tempo di attesa al freddo e sotto la pioggia, i manifestanti sono venuti a conoscenza del fatto che nessun rappresentante locale di Poste Italiane li avrebbe ricevuti perché non autorizzati dalla direzione dell’azienda. A questo punto Domenico Savio oltre a criticare con forza il mancato ricevimento da parte di Poste Italiane di una delegazione di cittadini, ha annunciato che nelle prossime ore il PCIM-L presenterà una denuncia al Procuratore Generale della Repubblica affinché si indaghi sul perché da tempo molti isolani non ricevono più la posta e se ne individuino le responsabilità.