STANI VERDE FA RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO L’ ORDINANZA DEL TAR

In merito alla votazione del Bilancio Preventivo 2016, il Tar, su ricorso di Stani Verde, emise un provvedimento che ritenne legittima la votazione del Sindaco di Forio, Francesco Del Deo, che con il suo voto riuscì a garantire la maggioranza alla sua amministrazione.

Verde rappresentato e difeso dall’avv. Lorenzo Bruno Molinaro, chiede ora al Consiglio di Stato l’annullamento dell’ordinanza n. 1643/2016 resa dal T.A.R. CAMPANIA il 12.10.2016.

L’avv. Molinaro spiega che anche alla luce di un precedente del T.A.R. Lombardia Milano (la sentenza n. 1604 del 22.6.2011) puntualmente evocato dal Verde il Sindaco non può essere considerato Consigliere assegnato, essendo soltanto membro del Consiglio Comunale.

In merito alla votazione del consiglio comunale del 31 maggio 2016 sul bilancio di previsione sia il Presidente del Consiglio Comunale, sia il Vice Segretario Comunale spiegarono: “Il Consiglio Comunale può deliberare se interviene la metà del numero dei Consiglieri assegnati”. Ritenendo quindi illegittima la votazione di Francesco Del Deo.

Successivamente al ricorso al Tar del Verde, il Consiglio Comunale di Forio adottava la delibera n. 36 del 27.7.2016, con la quale si limitava ad affermare che “… il voto del Sindaco è equiparato al voto degli altri consiglieri assegnati ai fini della validità delle delibere approvate”.

Tale ultima delibera rappresentava, in buona sostanza, la conferma che la stessa amministrazione comunale aveva evidentemente ritenuto la delibera n. 33/2016 affetta dai vizi denunziati, con conseguente necessità di ricorrere ad una (sia pure inutile) interpretazione postuma della normativa di riferimento da parte dei Consiglieri Comunali al fine di attribuire una parvenza di legittimità al voto espresso dal Sindaco durante la seduta del 31.5.2016.

L’interpretazione da parte del Consiglio Comunale di Forio delle norme statutarie si poneva, peraltro, in contrasto anche con il principio di irretroattività degli atti amministrativi ed era assolutamente inidonea, per come formulata, a rimuovere i vizi da cui era affetta la delibera n. 33/2016.

Sta di fatto che, a conclusione dei lavori, il Consiglio comunale approvava sbrigativamente – in una seduta in cui erano presenti solo 8 dei Consiglieri assegnati – il bilancio di previsione per l’anno 2016 con n. 9 voti favorevoli, compreso quello espresso dal Sindaco in carenza di attribuzione.

Di qui il ricorso proposto dal Verde innanzi al T.A.R. Campania Napoli (n. 3312/2016 reg. gen.), a tutela della propria posizione individuale per violazione dello ius ad officium, risultando tale delibera illegittima in quanto adottata in violazione dell’art. 56 dello statuto del Consiglio comunale di Forio. Ed ora la richiesta di annullamento del provvedimento del tar in quanto “Il Consiglio Comunale non può deliberare se non interviene la metà del numero dei Consiglieri assegnati”. “E nel caso durante l’adunanza venga a mancare il numero legale, la seduta è sciolta”.

Ritenere che il Sindaco -spiega Molinaro- possa computarsi tra i Consiglieri assegnati ai fini del computo dei presenti, come sostenuto dal T.A.R. nella ordinanza impugnata, appare francamente un fuor d’ opera, poiché tale possibilità è espressamente esclusa dall’art. 38 del d.lgs. n. 267/2000, che così recita: « Il regolamento indica altresì il numero dei consiglieri necessario per la validità delle sedute, prevedendo che in ogni caso debba esservi la presenza di almeno un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il sindaco e il presidente della provincia ».

Balza evidente agli occhi che, contrariamente a quanto affermato dal primo giudice, nella fattispecie considerata è la stessa legge ad escludere il Sindaco dal novero dei consiglieri assegnati ai fini del numero legale (quorum costitutivo).

« I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno: tra l’altro quando non sia approvato nei termini il bilancio. In questo caso, il decreto di scioglimento del consiglio è adottato su proposta del Ministro dell’interno di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ».

Per questi motivi, riassunti in poche righe, la decisione di Stani Verde, di fare ricorso al consiglio di Stato.

Le ultime notizie

Newsletter

Continua a leggere

TRAGHETTI SENZA POSTI PER LE AMBULANZE ISOLANE, VENERDI MATTINA INCONTRO IN PREFETTURA

La problematica del mancato imbarco delle ambulanze isolane sui traghetti diretti in terraferma, soprattutto della compagnia Medmar, per mancanza di posti in garage, più...

ISCHIA. SORPRESO CON CARICO DI DROGA, ARRESTATO 70ENNE

Un uomo di 70 anni, napoletano con precedenti di polizia, è stato arrestato, ad Ischia, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Il fatto è...

CHI L’HA VISTO? IL CASO DI ANTONELLA DI MASSA, SI CERCA LA “DONNA FANTASMA”

Spuntano altre rivelazioni sul drammatico caso di antonella di massa, la 51enne di casamicciola trovata morta a succhivo Nel corso della puntata di ieri sera...