ORMEGGI NEL PORTO DI LACCO AMENO: L’OPPOSIZIONE CHIEDE LA REVOCA DELLA CONCESSIONE A MARINA DEL CAPITELLO


I consiglieri comunali di opposizione a lacco ameno Carmine Monti, Aurelio De Luise, Antonio D’Orio, Giovanni de Siano hanno scritto una nota al repsonsabile dell’ufficio tecnico sulla gestione degli ormeggi:

Eseguendo una chiara volontà politica che ha sempre rifiutato -nonostante le nostre numerose richieste- qualsiasi tipo di confronto istituzionale su un tema importantissimo per l’intera comunità, in data 9.6.2016 l’UTC di Lacco Ameno nella persona del responsabile ing. Gaetano Grasso con la determina n°21 rilasciava, in accoglimento della proposta di project financing della Marina del Capitello Scarl, con “aggiudicazione definitiva non efficace”, i punti di ormeggio del comune di Lacco Ameno.

Sotto il profilo amministrativo, si evidenzia in tale determina la totale mancanza di parere economico finanziario favorevole, che avrebbe dovuto rilasciare il dirigente del settore economico, al momento della presentazione del project financing dott. Oscar Rumolo, poi sostituito dalla dott.ssa Maria Mugione.

Sotto il profilo civilistico, la società Marina del Capitello risultava al momento dell’aggiudicazione debitrice nei confronti dell’Ente di euro 84.000 (rateizzati e mai pagati) per morosità relativa al canone 2015, di euro 100.000 per mancato pagamento dei tributi Tari/Tarsu per gli anni 2014/15, nonché dei costi delle utenze idriche ed elettriche per gli anni 2014/15.

Sotto il profilo penale, inoltre, l’UTC ing. Gaetano Grasso e il rappresentante legale della Marina del Capitello Scarl, inoltre, sono stati rinviati a giudizio per l’affidamento dei punti di ormeggio per l’anno 2015, con processo ancora da svolgersi.

Nonostante l’evidente contenzioso tra l’Ente e la Marina del Capitello Scarl, rimarcato dal mancato pagamento del rateizzo per il canone 2015 da considerarsi “conditio sine qua non” per il rilascio del titolo concessorio, l’ing. Grasso -del tutto incurante di tali gravi circostanze a Lui ben note- con determina n°35 del 30.8.2016 (giorno precedente alla scadenza del suo mandato come dirigente UTC), rilasciava nuova aggiudicazione in favore della sopracitata società demandando alla Segretaria Comunale il controllo degli atti e la stesura del contratto.

La Segreteria Comunale, evidentemente ben consapevole dell’assoluta irregolarità dell’affidamento e dei rischi connessi, ad oggi non ha proceduto alla stipula di alcun contratto tra Ente e società Marina del Capitello Scarl che -persistendo nella propria condotta illegittima- ha operato per l’intera stagione estiva senza versare alcun canone all’ Ente, non pagando alcuna tributo Tarsu ed usufruendo delle forniture idriche ed elettriche gratuitamente, provocando un notevole danno per le casse del Comune, che già in dissesto, si è trovato non solo a non avere alcun introito, ma addirittura a rimetterci, visto che per la realizzazione degli approdi l’Ente ha contratto diversi mutui presso la cassa Depositi e Prestiti, ancora lungi dall’essere estinti.

Si ricorda inoltre che i punti di ormeggio del Comune di Lacco Ameno non sono equiparabili ad un porto e, pertanto, sono regolati da diversa normativa che ne prevede l’ utilizzo per la sola stagione estiva, dal 1 maggio al 31 ottobre, al termine della quale tutti i pontili galleggianti e le annesse strutture debbono essere smontate.

Ebbene, non solo la Marina del Capitello Scarl non ha provveduto allo smontaggio delle strutture, ma senza averne alcun titolo, tramite la sola emissione di fattura, chiede ai diportisti presenti nel periodo invernale un canone mensile di euro 30, senza stipulare alcun tipo di contratto per la prestazione, minacciando chi rifiuta il pagamento di “andare avanti”, sottintendendo il sorgere di problemi di non specificata natura.

Per quanto sopra esposto i consiglieri comunali di opposizione chiedono all’ente nella persona del nuovo dirigente UTC Arc. Nicola Regine e della Segretaria Comunale dott.ssa Anna Lipizzi -sgombrando ogni dubbio di connivenza- la revoca immediata del titolo concessorio, nonché lo smontaggio da parte della società Marina del Capitello Scarl di tutte le strutture presenti nella darsena e sugli approdi (pontili galleggianti, colonnine, impianti di acqua ed elettrici, cime ecc.) e agli organi preposti una immediata verifica sulla liceità dell’ intero affidamento, nonché del modus operandi da parte della società Marina del Capitello Scarl che, senza alcun contratto, ha operato per l’intera stagione estiva senza versare un solo euro al Comune, addirittura gestendo l’approdo in maniera difforme da quanto previsto dal piano ormeggi vigente, come segnalato dalla stessa capitaneria di porto d’Ischia con nota inviata all’Ente tramite comunicazione pec in data 19.7.2016 con protocollo n. 9127.

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