Estate 2015. Il Palazzetto “Taglialatela” è chiuso per lavori, si è attesa la fine dei vari campionati per aprire il cantiere in un momento dell’anno in cui la struttura risulta essere inutilizzata. “Riapriremo ad ottobre” dicono dalle parti di via Iasolino. Il cantiere c’è, ma degli operai neanche l’ombra. I lavori non partono. Il tempo scorre, le squadre cominciano a radunarsi per la preparazione atletica. I cancelli del “Taglialatela” ovviamente sono chiusi e l’apertura slitta prima a dicembre e poi “all’anno nuovo”, ma almeno i lavori sono partiti. Tra la rassegnazione generale, le diverse società si mettono all’opera per trovare una soluzione alternativa. La Cestistica si fa omologare la “Sogliuzzo” anche per il campionato di serie D, la pallavolo si divide tra la “Scotti” e il Polifunzionale, il pattinaggio emigra, la Futsal è costretta ad un grande sacrificio economico per allenarsi e giocare sui campetti privati di calcio a 5; idem la Virtus che per sua fortuna può usufruire gratuitamente del Centro Sportivo Barano grazie al DS Mario Ferrandino. Cominciano i campionati, arriva l’anno nuovo, ma il Palazzetto non riapre. Finiscono i campionati e le società con grande sacrificio e determinazione sono riuscite a terminare l’anno sportivo. Estate 2016. “Per l’inizio dei campionati il Taglialatela sarà nuovamente disponibile” fanno sapere da via Iasolino. “Finalmente”, pensa qualcuno. Passa l’estate,i campionati stanno per ricominciare e, udite udite, i cancelli a via Fondo Bosso sono ancora chiusi! “Riapriremo a Novembre” dicono ora, ma a questo punto è più facile credere ad un passante che esclama: “C’è un asino che vola”. Se state ridendo fermatevi, perché c’è poco da ridere. La storiella del Palazzetto cammina a braccetto con quella della Piscina Comunale, ugualmente chiusa da più di un anno che però, al contrario delle previsioni iniziali, potrebbe riaprire anche prima del “Taglialatela”. Non finisce qui. Perché nella scossa primavera anche la palestra della “Scotti” ha visto chiudersi i cancelli e tutt’ora la struttura è inagibile. Il bilancio è quindi di una palestra di pallavolo, di una Piscina Comunale e di una struttura sportiva polivalente ad oggi chiuse contemporaneamente da più di un anno! Le società di nuoto e pallanuoto hanno dovuto momentaneamente chiudere i battenti aspettando il caldo per lavorare al mare, il basket e la pallavolo hanno dovuto fare i salti mortali per permettere alle tantissime squadre di potersi allenare in maniera accettabile, il calcio a 5 ha dovuto sopportare enormi sacrifici economici che hanno messo in seria difficoltà le casse del club (parliamo della Futsal). E a via Iasolino pensano al pontile per i mega yacht ad Ischia Ponte…LA FUTSAL SI ALLENA IN STRADA Dopo una lunga introduzione, la vera notizia che oggi vogliamo portare all’attenzione dei nostri lettori è quello che sta accadendo alla Futsal Ischia. Un esempio concreto che testimonia le difficoltà di cui vi abbiamo raccontato fino ad ora. La squadra allenata da mister Aniello Di Iorio, al netto degli allenamenti su qualche campetto privato e al netto dell’ospitalità ricevuta dal comune di Forio con il palazzetto di via Casale messo a disposizione, ieri sera si è allenata in strada! Si avete capito bene: in strada! Precisamente nel parcheggio antistante il Palazzetto (un paradosso!), chiuso anche per una doccia calda. Non solo asfalto. I giocatori della Futsal, la scorsa settimana, si sono allenati anche in spiaggia, ai Maronti. Un ritorno alle origini potrebbe pensare qualcuno, perché infondo la Futsal Ischia è figlia dello Sporting S.Domenico, nato proprio in un parcheggio. E magari per una volta può essere anche divertente allenarsi in spiaggia o in strada, ma un conto è farlo per scelta o per uno scopo ludico, un’altra cosa è farlo perché l’amministrazione del comune che rappresenti è incapace di farti allenare in una palestra. Si è superato di gran lunga il limite perchè per sostituire un telo, ristrutturare gli spogliatoi e riattivare l’impianto di areazione non si può impiegare un anno in mezzo. Soprattutto se non hai strutture alternative e hai anche una piscina chiusa. Il Comune di Ischia ha ostacolato l’attività sportiva di centinaia di ragazzi nel silenzio più totale di chi ancora oggi ha paura di protestare e peggio ancora di perdere qualche ora in una struttura che non si sa quando riaprirà. Togliere lo sport ad una comunità è come togliere un ospedale, una scuola, una casa a tanti ragazzi che spesso nello sport trovano una famiglia. Ogni società, a modo suo, ha un progetto e soprattutto ha delle responsabilità nei confronti dei propri tesserati. A maggior ragione se, come nel caso della Futsal (e non solo), si disputa un campionato importante (la serie C2). Questi ragazzi pur di stare insieme, allenarsi e divertirsi, sono scesi in strada! Un gesto che va sicuramente applaudito. Loro, come tutti gli altri che si stanno sacrificando in maniera diversa, sono uomini e donne vere! La stessa cosa non vale per chi invece amministra lo sport ischitano. Il Comune di Ischia chieda scusa e soprattutto acceleri i tempi di riapertura delle strutture.
di Vincenzo Agnese