L’isola di Procida per le sue caratteristiche, poco più di tre chilometri quadrati ed oltre 10.000 residenti, nonostante da anni ci sia una spinta sempre maggiore per incrementare l’indotto turistico, continua a vivere una serie di contraddizioni.
Unitamente ad abitudini, purtroppo difficili da scardinare, a vecchi problemi, proprio con la modifica di mode e tendenze, aumentano anche le difficoltà di gestione le più piccole e basilari modalità del vivere insieme.
Aumenta la richiesta di avere tranquillità, per consentire al turista di rilassarsi, e la circolazione veicolare è il primo argomento a finire sul tavolo degli imputati, ma, contestualmente, nessuno vuole perdere le proprie comodità. Così come, proprio in nome del turismo, fioccano, in modo particolare nel corso del mese di agosto, feste, eventi, sagre, il più delle volte poco controllate o, quantomeno, poco condivise, che si sovrappongono ad altre manifestazioni finendo per rappresentare danno e beffa per tutte quelle attività commerciali aperte tutto l’anno, con oneri e carico fiscale non indifferente, che lamentano questo stato di cose e che invece si continua a autorizzare.
A lenire questo stato di cose a nulla sembra essere servito, in linea con quanto sta accadendo sul territorio campano, l’aumento del flusso turistico che ha coinvolto anche l’isola di Procida.
Come gruppo “Per Procida” riteniamo che solo l’apertura di un tavolo di concertazione serio tra le forze politiche, le associazioni di categoria e dei cittadini con l’aumento di controlli e sanzioni verso tutte le attività ed iniziative borderline possa consentire, nei prossimi anni, una crescita “sostenibile” dell’isola e di questo importante comparto.
A tal proposito provvederemo a richiedere agli uffici comunali competenti tutta la documentazione relativa ad alcuni eventi organizzati in spazi pubblici da privati e/o associazioni per verificare che vengano rispettate le indicazioni previsti dalle attuali normative in materia.