Non si placano le polemiche a distanza a forio all’idomani dello strappo verificatosi in consiglio comunale tra la consigliera grazia parpinel ed il capogruppo di gente comune, nicola nicolella. Lo stesso nicolella interviene oggi con un lungo comunicato stampa, pubblicato anche sul profilo facebook del movimento di cui è leader:
“Chiedo scusa ai lettori e/o elettori, ma credo che sia venuto il momento che io intervenga, a maggior ragione dopo quanto verificatosi politicamente e per quanto riportato dai quotidiani.
Ho cercato in tutti questi giorni di stare in silenzio perché credevo che la vita privata dovesse essere slegata dalla politica, ma purtroppo ho notato che alcune persone non hanno ancora quella maturità o capacità che possa permetterle di scindere le due cose.
Ho letto alcuni commenti espressi sulla circostanza che la consigliera Grazia Parpinel avesse dichiarato di dimettersi dal gruppo consiliare GENTE COMUNE perché non riconosceva più nel sottoscritto il leader da seguire così come l’avvicinamento della stessa alla maggioranza di Del Deo con la possibilità della nomina del nuovo assessore nella persona di chi oggi le sta vicino.
Ebbene, ho letto commenti dai più disparati che addirittura paventavano una manovra del sottoscritto già studiata, accusandomi anche di non far più opposizione.
Preliminarmente posso dire che nella mia vita mi sono sempre comportato portando avanti dei valori che mi hanno spinto spesso a subire attacchi da parecchie persone e nonostante ciò mi sono sempre rialzato continuando a dare alla gente tutto ciò che era nelle mie possibilità senza aspettarmi un riscontro.
Mi è difficile dire delle parole che qui a poco scriverò, ma voglio che la gente sappia ciò che ho realmente fatto per il mio Paese, anche a volte lottando contro alcuni personaggi che hanno tentato di farmi male.
Ho avuto il coraggio di combattere un personaggio che sull’isola d’Ischia era un grande spacciatore di droga, il quale offriva ragazzi ai Carabinieri per farli arrestare con operazioni fasulle e con la complicità di qualche collega per assicurarsi l’impunità, mentre molti addirittura ci giocavano a carte insieme. Alcuni carabinieri che dovrebbero vergognarsi di indossare la divisa, sono ancora in servizio mentre quello spacciatore per combattermi da un lato metteva la voce in giro che facevo uso di cocaina, cosa che non ho mai fatto e dall’altro lato mi perpetrava minacce. Addirittura, quando ero vicesindaco mi facevano trovare un bossolo di pistola fuori la porta dello studio, tanto che il Prefetto mi offriva, per la carica che ricoprivo, la scorta, che non ho mai accettato.
Non ho mai avuto timore perché combattevo per un ideale pensando anche ai miei figli e ai tanti ragazzi del mio Paese e vi posso assicurare che la mia vita l’avevo messa in secondo piano anche rispetto a quei valori che insegnavo ai miei figli e all’idea che questi dovevano avere del loro padre. Sono addirittura astemio, mentre ho dovuto raccogliere qualcuna che oggi si pavoneggia completamente ubriaca mettendo a rischio anche la vita sua e quella degli altri in quanto circolava con il suo motorino. E per non parlare del suo passato che ho conosciuto per il tramite di altre persone le quali mi hanno mortificato per il solo fatto che la frequentavo.
Ho fatto sport rimettendoci soldi dalla mia tasca e non sfruttando le cariche politiche essendo fiero perché davo la possibilità ai foriani di avere ancora la loro squadra di calcio sebbene ci fosse la crisi economica e l’assenza di persone che se ne volevano occupare.
Ho subito tanto anche in politica con attacchi provenienti anche dalla famiglia manovrata da personaggi che ho sempre combattuto perché volevo che Forio cambiasse e si facesse l’interesse della gente e non di chi andava ad amministrare.
Sono stato attaccato anche dal sindaco Del Deo attraverso quel famoso complotto sgamato in quanto non ho mai avuto scheletri nell’armadio.
Adesso, sono stato rinnegato politicamente da chi pensavo che abbracciasse un ideale che il movimento GENTE COMUNE porta avanti, mentre mi sono accorto che l’ideale di questa persona era solo quello legato ad aspetti di natura privata.
Ho aiutato questa persona ad essere eletta perché pensavo di potermi fidare politicamente mentre mi sono accorto che il suo intento era ben altro. Forse ha utilizzato la politica non per un ideale comune ma esclusivamente per poter arrivare a certi traguardi oppure forse per farsi conoscere visto la gente di Forio non sapeva nemmeno che esistesse. L’ho aiutata in tutto, anche quando decideva di candidarsi alla Regione sebbene avevo già dato il mio assenso ad appoggiare un altro personaggio politico.
Nonostante abbia subito sulla mia pelle il puro parassitismo, non ho mai limitato la sua volontà supportandola da vero leader anche quando quelle poche volte che si esprimeva, scivolava nel volgare e nel ridicolo poiché non capiva il ruolo istituzionale che aveva.
Le ho detto qualche volta, proprio perché mi accorgevo che non era spinta a fare politica per quegli ideali e che mi avevano spinto a farla eleggere, di dimettersi da consigliere comunale ma, poi, mi arrendevo sperando che l’amore verso il Paese fosse più forte di quel presunto amore che si prova in altre stanze.
E vi posso assicurare che, a differenza del sindaco Del Deo, forse ne avevo più diritto a chiederle di dimettersi da consigliere comunale poiché la maggior parte dei voti non li ha avuti grazie a lei ma grazie al sottoscritto, mentre gli altri consiglieri eletti e poi dimessisi i voti li hanno portati a Del Deo ma non li hanno ricevuti da quest’ultimo.
La cosa più triste adesso è vedere che un consigliere comunale ti seguiva solo perché andavi bene per la sua vita privata mentre, oggi, che la vita privata ci vede divisi, si offre al sindaco per sconfessare quel falso ideale che aveva mostrato allorquando si candidava nella lista GENTE COMUNE.
Nella mia vita ho commesso tanti errori e forse la prima persona a cui dovrei chiedere scusa è mia moglie ma ho sempre cercato di essere onesto e disponibile nei confronti della gente ispirando anche il mio modo di fare politica a questo valore. Se un consigliere comunale pensa di dover essere ispirata ad approfittare di cariche non conquistate da lei sul campo per raggiungere fini diversi da quelli a cui il mio movimento politico l’ha accolta e per ottenere qualcosa anche in modo ingiusto per la persona che le sta vicino, allora credo che sia più giusto che si dimetta, al fine di dimostrare che lei ed il sindaco non concorrino in uno sciacallaggio, che negli ultimi tempi sta diventando di moda anche da chi pensa di fare politica dietro le quinte.
Per quanto riguarda la mia azione politica, credo che sia la gente a dover giudicare e sono pronto a rassegnare le mie dimissioni se questa dovesse farmi capire che non riconosce più in me come colui che possa fare il loro bene come quello del Paese.
Il mio intervento non vuole essere come il modo per buttare la croce su un consigliere che ormai la sua confusione mentale non le permetterebbe nemmeno di consigliare, ma come semplicemente una reazione ad un’azione pseudo – politica che ancora una volta è ispirata a dire basta a bassezze che cercano solo di affossarmi.
La mia forza mi permette di rialzarmi e se la gente lo vuole continuerò ad esserci per combattere nei loro interessi così come ho sempre fatto anche con la mia professione”.