Saranno finalmente recuperati dal fondo del mare a 2,5 miglia al largo di san pancrazio ad ischia i corpi dei due pescatori del peschereccio “Giovanni Padre” Vincenzo Guida 42 enne e il figlio Alfonso di appena 21 anni che persero la vita nella collisione tra il loro mezzo e una nave mercantile.La mattina dell’ 11 agosto 2011 il peschereccio Giovanni Padre, davanti alle coste a sud est di Ischia, viene travolto dal mercantile Jolly Grigio durante una battuta di pesca. Una collisione violenta che squarciò in due la piccola imbarcazione facendola colare a picco ad una profondità di 500 metri. Solamente uno dei tre occupanti si salvò. I due uomini invece rimasero intrappolati nel relitto. E lì, si trovano ancora.
Ora a distanza di cinque anni è stato disposto il tutto per il recupero dei corpi che sarà effettuato dalla società Atlantis Deep Sea di Malta con un ROV – un sottomarino a comando remoto – che sarà utilizzato per le operazioni di ispezione, taglio e recupero delle salme dal relitto. La società ha chiesto una proroga alle autorità marittime per poter concludere il lavoro, dieci giorni a partire dal 5 agosto