“La Campania ha i direttori generali. Lavoreranno tre anni, poi ci sarà la legge Madia e la procedura sarà diversa”. A dirlo il presidente della commissione regionale alla Sanità Lello Topo (Pd), a margine del consiglio regionale, rispondendo ad una domanda relativa alla probabile impugnativa del Governo della legge sulle nomine per la sanità approvata due mesi fa in Consiglio, grazie alla quale il governatore campano Vincenzo De Luca ha potuto procedere alla nomina dei direttori delle Asl. “Non credo che ci sarà un’impugnativa – spiega – I nomi sono di qualità e le polemiche davanti a certi nomi dovrebbero cessare”. E ancora: “Dopo un anno dall’insediamento del governatore De Luca non si potevano fare miracoli. Ci sono elementi di chiara discontinuità come l’investimento in capitale umano con le assunzioni che saranno 1200 all’anno – ha spiegato -. Si è ripreso anche il tema dell’investimento in tecnologia e in edilizia. Le Asl campane stanno acquistando nuovi macchinari e strumenti diagnostici. Giovedì faremo la legge sull’uso terapeutico della cannabis. Una legge importante per la cura del dolore, faremo una legge sull’autismo, pronta e definita in commissione, altre due per prevenire fenomeni corruttivi nelle Asl». Dal canto proprio, il capogruppo di Forza Italia, Armando Cesaro, è chiaro: “La politica degli annunci deve finire, dobbiamo passare ai fatti. mi trovo d’accordo con De Luca che ha sollevato molte perplessità sul commissario. Il piano ospedaliero va fatto da chi vive il territorio e non da un toscano”.