Stamane è calato il sipario sulla seconda edizione del Judo Summer Camp Memorial “Adriana Serpico”. L’evento – organizzato dall’Olympic Judo Forio in collaborazione con lo Star Judo Club di Scampia – ha ottenuto un successo in parte pronosticato, ma non in queste dimensioni. La presenza dei due esponenti del clan Maddaloni (il Maestro Gianni e suo figlio Pino), hanno reso unico e indimenticabile questo camp. Oltre 150 judokas hanno affollato il Tatami di 210 mq allestito al Palazzetto di Forio. Cinture di ogni colore, dalla bianca alla nera. Atleti alle prime armi si sono mescolati con piccoli campioni (vedi D’Angelo e la Calagreti, ma non solo), di cui sentiremo parlare sicuramente in futuro. Tutto ha avuto inizio mercoledì. Il Maestro Maddaloni ha aperto le danze e, pronti via, ha strappato prima una promessa all’Assessore allo sport di Forio Di Maio (asfaltare l’esterno del Palazzetto) e poi lui stesso si è impegnato per dar vita ad un torneo dedicato ad Adriana Serpico (dedicato ai bambini), che sarà organizzato prima di Natale. Sempre mercoledì, è stata scoperta la targa che certifica in maniera ufficiale l’adesione dell’Olympic Judo al percorso Maddaloni. Riconoscimento che solo la società foriana ha l’onore di detenere sull’isola. Giovedì si è passati dalle parole ai fatti. Nel senso che, sul Tatami, gli atleti – divisi in pre-agonisti e agonisti- hanno cominciato a sudare nella doppia seduta di allenamento. A fine giornata il Maestro ha salutato tutti ed ha lasciato il posto al campione olimpico Pino Maddaloni (oro a Sydney 2000) salito in cattedra venerdì. La sua preparazione tecnica e la cura maniacale dei particolari (non poteva essere altrimenti trattandosi di una leggenda del judo) hanno arricchito tantissimo i piccoli judokas che sognano di ripetere la sua impresa. E poi tanta umiltà, tipica dei Maddaloni: Pino ha consegnato una sua cartolina con il suo autografo a ciascun bambino. Centinaia di foto ricordo con atleti ma anche genitori e curiosi. Sempre disponibile e gentile, Pino Maddaloni ha onorato anche Tele Ischia intervenendo nella trasmissione A Bordo Campo XL. Ha raccontato la sua storia, evidenziando tutte le problematiche di una città e di un paese (l’Italia) che non mette lo sport al centro della vita dei giovani. Stamattina l’ultimo allenamento, anche questo faticoso e difficile da sopportare soprattutto psicologicamente. Le tecniche ripetute centinaia e centinaia di volte nell’arco di un paio d’ore. A Forio si è potuto assistere al vero judo, al vero allenamento. Eppure lo stesso Pino Maddaloni ha sottolineato l’importanza di creare uomini prima che campioni pieni di medaglie. Anche se poi, spesso e volentieri l’uno è una conseguenza dell’altra. Complimenti ai tecnici Bianculli e Pisano veri artefici di tutto ciò. L’asse Forio-Scampia funziona alla grande e proseguire in questa direzione è d’obbligo. Anche Adriana, da lassù, avrà applaudito l’Olympic Judo Forio.
