La Campania si conferma maglia nera in Italia per gli ecoreati commessi sul mare. La denuncia arriva da Legambiente con la presentazione del dossier Mare Monstrum 2016, che ha elaborato i dati delle Capitanerie di Porto e delle forze dell’ordine: 3.110 illeciti, il 16,8% del totale nazionale, ben 6,6 per chilometro di costa, 3.077 persone denunciate e arrestate e 951 sequestri effettuati. La Campania detiene anche il primato specifico del cemento illegale, con quasi il 20% dei reati accertati in Italia. Nel dettaglio sono 886 le infrazioni accertate, 837 le persone denunciate e arrestate e 264 i sequestri effettuati. Gran parte di questi reati è legata alla realizzazione di case, stabilimenti turistici, hotel, villaggi vacanza e altre infrastrutture private sul demanio marittimo o in aree vincolate lungo la costa. Criticità sul fronte degli scarichi e del mare inquinato: anche qui la Campania leader in negativo, sale dal terzo posto dello scorso anno e domina la classifica con 794 infrazioni accertate, il 17,5% del totale nazionale, 850 tra persone denunciate e arresti, 299 sequestri. Illeciti che riguardano impianti di depurazione non a norma, scarichi non allacciati alle fognature perché provenienti da case abusive, alberghi e abitazioni private che scaricano direttamente in mare o sversamenti illegali di residui industriali direttamente nei corsi d’acqua. Con la presentazione di Mare Mostrum, salpa anche la Goletta Verde di Legambiente che farà tappa in Campania il 29 e 30 giugno a Ischia e nell’area marina protetta Regno di Nettuno.
Sono aumentati del 27% in un anno i reati a danno del mare, con due infrazioni e mezzo per ogni chilometro di costa. In testa c’è il settore della pesca illegale, con 6.810 reati accertati, seguita da cattiva depurazione e scarichi illeciti con 4.542 infrazioni; mentre sono 4.482 le infrazioni legate al ciclo illegale del cemento, soprattutto per abusivismo edilizio costiero.
Goletta Verde 2016, salpa da Genova per eseguire un check-up del mare italiano contro l’inquinamento, gli ecomostri e la cattiva gestione delle coste. Secondo il rapporto ”la situazione è critica”. Stando al rapporto, ”il 52,4% degli illeciti si concentra nelle regioni del Sud, anche classificabili come quelle ‘a tradizionale presenza mafiosa’: Campania, Sicilia, Calabria e Puglia”.
Secondo il rapporto, la classifica degli illeciti vede la Campania al primo posto (con 3.110, il 16,8% del totale, 6,6 per km di costa) che svetta anche per ‘cemento illegale’ (quasi 20% reati).
La top 5 dell’abusivismo edilizio di quest’anno, osserva Legambiente, ”vede accanto agli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, il villaggio di Torre Mileto a Lesina (Fg), lo scheletro dell’Aloha Mare ad Acireale (Ct), le 35 ville nell’area archeologica di Capo Colonna a Crotone, e le case abusive dell’Isola di Ischia”.