La targa marmorea del “palazzetto dello sport di Ischia Federica Taglialatela”, versa in uno stato di abbandono ed incuria. A sottolinearlo con garbo ma con grande incisività su facebook è Luciano Di Meglio. A noi non resta che riprendere la segnalazione e rivolgerla a chi di dovere.
Però è bene sottolineare che quella targa ha un valore incommesurabile. Portandoci con la mente al ricordo della giovanissima Federica Taglialatela, ci porta alla strage del Rapido 904 del 23 dicembre 1984, detta anche “La strage di Natale”. Una brutta storia che segnò l’italia intera e colpì l’isola d’Ischia togliendole una dodicenne inconsapevole del momento che lo stivale stava vivendo: vittima innocente e pura strappata alla vita che avrebbe potuto, anzi dovuto, vivere. Colpo di coda degli “anni di piombo”, l’attentato uccise quindici persone, a cui si aggiunsero gli oltre 260 feriti. Il padre di Federica, Gioacchino, morì alcuni mesi dopo in seguito ai traumi subiti in quella tragica circostanza, medesima sorte toccò a Giovanni Calabrò. Sul treno c’erano anche il fratello Gianluca e la mamma Rosaria Gallinaro, feriti. Per loro la vita segnata per sempre.
Diamo un segnale che Ischia non dimentica e sopratutto non vuole dimenticare quanto è accaduto. Pochi minuti e la targa tornerà lucida e splendente come merita sia Federica Taglialatela sia l’isola intera.