L’ultimo evento dedicato ai go-kart risale al lontano 2004. Dopo esattamente 12 anni, la “mini Formula 1” ritorna sulla nostra isola con la bella manifestazione “E’ tempo di Kart”, che si terrà nei giorni 18 e 19 giugno nell’area che circonda il “Taglialatela” e lo stadio “Mazzella”. La gara è stata fortemente voluta dall’ASD Ferrarischia del presidente Giuseppe Boccanfuso, il quale insieme al suo staff (dopo i numerosi eventi Ferrari che hanno più volte colorato di rosso l’isola), ha voluto stimolare l’adrenalina degli appassionati di kart. Grazie alla collaborazione e al patrocinio del comune di Ischia, sarà allestita una pista di 400 metri nell’area del “Palazzetto”, dove una quindicina di piloti sfrecceranno con le proprie monoposto alla ricerca della vittoria. I partecipanti saranno divisi in tre categorie e sono due le tipologie di kart ammesse, ovvero 100 e 125 a marce. Il programma prevede, nella giornata di sabato, diverse sessioni di prove libere dalle 10 alle 19. Il giorno successivo (domenica 19 giugno), ci sarà un’ulteriore sessione di prove libere a partire dalle 10; a seguire le qualifiche per poi dare il via alla gara alle ore 15. Inoltre, nel programma è prevista anche un’esibizione di piccoli piloti (circa 10 anni) che con il loro piccolo kart 60 potranno girare liberamente sul percorso. Per chi fosse interessato, è possibile iscriversi fino a domenica 12 giugno contattando la Ferrarischia al numero 3491504870. La volontà del presidente Boccanfuso, oltre a regalare a numerosi appassionati isolani il sogno di correre con il proprio kart “in casa”, è anche quella di coinvolgere tante persone e bambini che potranno assistere in piena sicurezza alle prove libere, alle qualifiche e alla gara. Si tratta, infatti, di un evento più unico che raro. E quante volte i nostri giovani si sono chiesti: “ Perché ad Ischia non c’è una pista per go-kart”? Ebbene, pur trattandosi di una manifestazione temporanea, ciò non toglie che, in caso di successo, possa essere ripetuta in più occasioni durante l’anno, facendo crescere così la passione per questo sport soprattutto tra i più giovani (ma non solo) che tanto amano l’ebbrezza della velocità. Una velocità che deve essere sprigionata in pista e non sulle strade della nostra isola.
