REGIONE CAMPANIA: IN DISCUSSIONE UN PDL SUI SERVIZI A SOSTEGNO DELLE PERSONE AFFETTE DA AUTISMO

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L’autismo è una patologia neurologica che colpisce un numero sempre crescente di bambini e di famiglie, che troppo spesso vengono abbandonate dalle istituzioni e si trovano da sole a dover affrontare problemi connessi ad una malattia di cui ancora si sa poco e che necessita di una assistenza peculiare e specializzata. Dall’autismo non si guarisce, ma si può migliorare attraverso un percorso di intervento di tipo comportamentale, tanto più efficace quanto più precoce è la diagnosi e, quindi, l’intervento stesso. Ma purtroppo ad oggi non sono tanti i centri che garantiscono questo tipo di assistenza, spesso sono privati e, soprattutto, non esiste una rete che possa supportare le famiglie. La scuola sembra essere attualmente l’unica istituzione che in qualche modo fornisce una sorta di assistenza ai ragazzi, ma insufficiente sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. In questi giorni la Regione Campania sta lavorando ad un disegno di legge sull’organizzazione dei servizi a favore delle persone con disturbi dello spettro autistico, a firma del Presidente della V Commissione Sanità Raffaele Topo. 
 “È una Legge, – dichiara il Presidente Topo – la prima in Regione Campania, che, se approvata, garantirà assistenza alle persone affette da tali patologie e alle loro famiglie e che ha come obiettivo quello di disciplinare la complessa materia attraverso un’apposita riorganizzazione dei servizi di presa in carico e cura. In questi mesi abbiamo ascoltato medici, specialisti e associazioni di genitori dei ragazzi e bambini affetti da patologie neuropsichiatriche per mettere nero su bianco una proposta di legge che tenga conto dei loro bisogni e delle loro difficoltà. E’ solo il primo passo, utile a disciplinare una materia particolarmente delicata ed in continua evoluzione quanto a metodologie di approccio e trattamento”, ha concluso l’esponente Pd. Una legge, quella attualmente in discussione in Commissione Sanità, che prevede la predisposizione di un Piano di Azione Regionale con l’obiettivo di integrare le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali, con le politiche dell’istruzione, della formazione professionale e del lavoro. Scopo principale del progetto di legge quello di migliorare la qualità della vita sia nell’età evolutiva che in quella adulta. La normativa in discussione incentiva la realizzazione di centri dedicati che fungano da centri diurni, residenziali e di sollievo. La Regione, inoltre, si pone l’obiettivo di favorire percorsi di inclusione sociale volti allo sviluppo delle competenze, al potenziamento delle autonomie e al miglioramento della qualità della vita delle persone affette da tali patologie, garantendo il loro diritto a una formazione corrispondente alle proprie aspirazioni al fine di un possibile inserimento lavorativo. Considerata la peculiarità della patologia, grande attenzione verrà posta nei confronti della formazione sia per gli operatori del settore sanitario e sociale, che per i familiari e i genitori. Dal punto di vista operativo la legge prevede anche l’istituzione di un Coordinamento regionale, quale cabina di regia per l’attuazione del Piano di Azione, e l’istituzione di un registro e l’analisi dei flussi informativi che consentirà di fornire gli strumenti operativi per finalizzare le azioni non solo socio sanitarie e sociali ma anche di tipo formativo a favore sia delle famiglie che degli operatori del settore.