LA NOTIZIA DI DE SIANO RIMBALZA SULLA CRONACA NAZIONALE

DAL SITO del giornale La Repubblica:
de siano Un’ordinanza di custodia agli arresti domiciliari con richiesta di esecuzione del provvedimento è stata trasmessa al Parlamento nei confronti del senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale di Forza Italia, che in un comunciato annuncia: “Rinuncio all’immunità”.E’ stato invece arrestato (sempre ai domiciliari) dagli uomini della squadra mobile di Napoli a Lacco Ameno (Ischia) Oscar Rumolo, collaboratore dello stesso De Siano. Tra gli indagati anche il deputato di Forza Italia Luigi Cesaro, ex presidente della Provincia di Napoli. Le misure cautelari emesse sono 11: 3 ai domiciliari e otto obblighi di firma.

Oscar Rumolo è stato assunto dal Comune di Lacco Ameno quale responsabile del servizio finanziario e tributi e dal novembre scorso distaccato presso la commissione consiliare regionale della ‘Terra dei Fuochi’.

De Siano rinuncia all’immunità. “Non ho ancora ricevuto gli atti e pertanto non conosco nello specifico gli addebiti.- dice De Siano in un comunicato – So, però, che ho sempre ispirato il mio comportamento politico e istituzionale alla massima correttezza e per questo sono sereno e confido, come sempre, nel doveroso lavoro della magistratura, inquirente e giudicante, verso cui nutro piena e assoluta fiducia.Per cultura politica, rimetto immediatamente nelle mani del Presidente Berlusconi l’incarico di Coordinatore regionale del partito: non voglio in alcun modo che la mia vicenda possa essere oggetto di strumentalizzazione politica e danneggiare Forza Italia. Rinuncio a qualsiasi prerogativa parlamentare per poter essere giudicato, spero nei tempi più rapidi possibili, da cittadino comune”.

Cesaro: “Ho appreso da poche ore dell’esistenza di un’indagine che mi riguarderebbe: non conosco gli esatti termini della questione non essendo stato destinatario di alcuna misura. Sono, in ogni caso, assolutamente sereno, certo di aver sempre agito nella massima correttezza politica e istituzionale. Resto sempre fiducioso nell’operato della magistratura, nella convinzione che presto si chiarirà tutto”. Afferma in una nota Luigi Cesaro, parlamentare di Forza Italia.
Gli altri indagati. Le altre misure cautelari riguardano Vittorio Ciummo, tirolare della Ego Eco srl; un ex segretario generale del Comune di Lacco Ameno e ora con analogo incarico a Monte di Procida, Giulia Di Matteo; l’ex sindaco di Monte di Procida, Francesco Iannuzzi; il responsabile ragioneria del comune ischitano di Forio, Vincenzo Rando; il legale rappresentante della C.I.T.E, Carine Gallo, e un suo dipendente, Carlo Savoia; nonchè un ex consigliere comunale a Torre del Greco, Salvatore Antofono. Le accuse contestate vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e alla turbativa d’asta per De Siano, Rumolo, Ciummo e Antifono, nonchè per alcuni episodi di corruzione e turbativa d’asta.

L’inchiesta. Le indagini sono partite dopo un esposto di tre consiglieri del Comune di Forio e si sono avvalse di intercettazioni telefoniche e ambientali, oltre che di pedinamenti e acquisizioni documentali. L’inchiesta riguarda appalti per la raccolta dei rifiuti a Lacco Ameno, Forio d’Ischia e Monte di Procida per fatti avvenuti nel 2010. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Napoli, Claudia Picciotti, su richiesta dei magistrati della sezione Reati contro la Pubblica amministrazione, i pm Maria Sepe e Graziella Arlomede coordinati dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino.

False tessere di FI”. L’esistenza di una associazione a delinquere tra il versante imprenditori (Ciummo e Antofono) e quello politico (De Siano e Rumolo) è per il gip incarnata da una “perfetta coincidenza di interessi”, testimoniata anche dalla compravendita di tessere, dalle tessere false e dal procacciamento di tesserati fatta da Rumolo in vista delle elezioni nel 2012 al congresso provinciale di Forza Italia per far apparire più forte e più votata la sua corrente di partito.

Tangenti. Dalle investigazioni sono emersi episodi di favoritismo da parte del Comune di Lacco Ameno a vantaggio della ditta Ego di Ciummino Vittorio, mediante illeggittime proroghe del servizio in cambio delle quali Ciummino avrebbe elargito “tangenti” per circa 30 mila euro a Oscar Rumolo, nonchè cinque mila euro come sponsorizzazione alla squadra di calcio del apese ( somma materialmente corrisposta a Rumolo).

Gare alterate. A Monte di Procida l’indebito affidamento dell’appalto alla Ego Eco sarebeb avvenuto mediante l’alterazione dei meccanismi della gara, affidata alla suddetta società nonostante questa difettasse di alcun irequisiti. La turbativa d’asta sarebeb stata resa possibile grazie all’accordo illecito tra Oscar Rumolo (secondo l’accusa operante in nome e per conto dell’allora consigliere provinciale Domenico De Siano), Franco Iannuzzi e Giulia Di Matteo (rispettivamente sindaco e segretario generale di Monte di Procida) a beneficio della società di Vittorio Ciummo. Anche in questo caso, a fronte dell’affidamento dell’appalto, vi sarebbero state varie controprestazioni da parte dell’imprenditore. Rumolo avrebbe ricevuto denaro, ma anche a Iannuzzi ne sarebbe stato offerto così come rifornimenti di carburante per gli automezzi per la raccolta rifiuti nella stazione di servizio di un ‘amico’ degli esponenti politici locali.

Collusioni. A Forio,per i magistrati, ci sarebbero stati diversi casi di collusioni tra pubblici ufficiali e imprenditori tra loro concorrenti, e cioè Ciummo e Gallo. La Cite di Gallo avrebbe dato denaro in cambio di prestazioni affidate a Rando, responsabile del procedimento, su indicazioni di De Siano e Rumolo, che era anche presidente della commissione della gara d’appalto; Rando fece partecipare Cite alla gara anche senza requisiti modificando il bando dopo la scadenza dei termini di presentazione delle offerte e le attribuì punteggi superiori consentendole di aggiudicarsela. Anche Ciummo diede denaro a Rumolo, che i pm descrivono più volte come ‘longa

manus’ di De Siano, e anche 15mila euro a Rando per ottenere una sostituzione di busta nelle offerte di gara, nonche denaro a un politico locale per avere informazioni sui punteggi.

De Siano lo scorso giugno aveva ricevuto un avviso di garanzia per falso e abuso edile per lavori eseguiti in uno degli alberghi della famiglia De Siano

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