MONS.LAGNESE: “AVVOCATI, UNA PROFESSIONE A RISCHIO. SIATE PIU’ CRISTIANI…”

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Ho accettato di celebrare questa messa perchè considero la vostra una professione a rischio”: così ha esordito il vescovo di ischia mons.lagnese nell’omelia durante la celebrazione della santa messa per gli operatori della giustizia ad ischia. “Siete messi continuamente di fronte ad una realtà, se volete vivere da credenti la vostra professione. Si fa fatica a coniugare la professione con il vangelo”, ha detto mons.lagnese dinanzi al foro isolano ed ai rappresentanti delle forze dell’ordine. “Effettivamente la vostra professione non è facile, per chi vuole rimanere cristiano non è semplice coniugare le esigenze del vangelo con il lavoro che porta di fronte a situazioni complesse, e tanti cadono nei compromessi. Ma si può diventare santi anche facendo gli avvocati – sottolinea il vescovo citando sant’alfonso maria dei liguori e bartolo longo – bisogna lasciarsi trasformare dalla grazia di dio. Voi dovete pregare un po’ di più, perchè siete a rischio di essere sedotti dall’idolatria del denaro. Non dovete rinunciare all’esercizio della verità, che significa anche non nascondere le cose, essere omertosi”.

Questa celebrazione – prosegue mons.lagnese – è una occasione per chiedervi come state vivendo la vostra professione, se il vostro tempo trascorso tra studio e tribunale è svolto in maniera stanca ed appiattita”.

E il vescovo mette il dito nella piaga della eccessiva litigiosità presente sulla nostra isola:

Sulla nostra isola c’è bisogno di voi, per aiutare i cittadini ad uscire dalla logica del conflitto, della querelle ad ogni costo, dalle denunce facili…”

Dovete essere costruttori di pace – dice rivolto agli avvocati – uomini e donne che sanno lavorare per un mondo più pacifico e giusto. Lavorare per la pacificazione tra le persone…”

La chiesa di ischia sostiene la battaglia perchè non sia soppressa la sezione distaccata del tribunale ad ischia: “è una battaglia condivisa dalla nostra chiesa perchè la presenza fissa di un tribunale sull’isola può contribuire ad esercitare meglio la giustizia, soprattutto per le persone più svantaggiate, che hanno diritto ad ottenere giustizia…”