SANITA’: CALDORO, ESENZIONE TOTALE DAI TICKET PER 250MILA CAMPANI

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, annuncia la riduzione «anche in alcuni casi della metà il ticket sulla sanità, sui farmaci, sull’assistenza, sul pronto soccorso. Erano i più alti d’Italia, intollerabili, impossibili da sostenere». Un risultato ottenuto dopo «un lavoro oscuro: quattro anni fa quando abbiamo iniziato il lavoro abbiamo ereditato una sanità la peggiore in Italia con i più alti costi ed i peggiori servizi per i cittadini», ha aggiunto Caldoro. Le riduzioni saranno attive a partire dal primo gennaio 2015. In base ai nuovi criteri, sul fronte della farmaceutica, le famiglie composte da una o due persone, con un reddito di 15.000 euro hanno diritto all’esenzione totale. Lo stesso vale per le famiglie composte da almeno tre persone con un reddito di 18mila euro. E ancora: sono esentate le famiglie composta da 4 o 5 persone con redditi fino a 22mila euro e i nuclei composti da almeno 6 persone con redditi fino a 24mila euro. Sul fronte dell’assistenza specialistica ambulatoriale e prestazioni termali, la quota regionale scende da 10 a 5 euro per i pazienti le cui famiglie abbiamo un reddito compreso tra i 13mila e i 36.151,98 euro. Sono invece esentate dalla quota regionale le famiglie composte da 1 o 2 persone con redditi fino a 15mila euro; fino a 18mila euro per famiglie composte da tre persone; fino a 22mila per i nuclei composti da 4 o 5 persone; fino a 24mila per famiglie composte da almeno 6 persone. Cambiano anche i costi dei codici bianchi nei pronto soccorso: il ticket viene dimezzato da 50 a 25 euro. Viene in pratica eliminata, per tutti, la quota regionale per l’accesso, resta solo da pagare quella statale. Le stesse esenzioni, sempre in base al reddito, sono previste per le visite specialistiche legate a patologie, per gli invalidi e per chi ha l’accompagnamento. Dura la reazione del Pd, che con il segretario regionale Assunta Tartaglione non risparmia critiche al provvedimento “La riduzione dei ticket sulla sanità, sui farmaci, sull’assistenza, sul pronto soccorso è una manovra da Venezuela di Maduro. Inevitabilmente Caldoro li dovrà pur trovare da qualche parte i fondi per coprire questa scriteriata (sua) campagna elettorale. Di certo sarà a discapito della qualità dell’assistenza e provocherà tagli al personale già ridotto all’osso da questi anni di spending review. Questo socialismo bolivariano avrà un solo effetto sulla nostra disastrata Regione Campania: aumentare le macerie”.

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