Quando ha deciso di fare un blitz all’Arcadis, l’Agenzia regionale per la difesa del suolo, il governatore De Luca non immaginava certo che trovarne la sede si sarebbe rivelata un’impresa. Ma quando, dopo aver girato e rigirato ed essere riuscito finalmente a individuare la porta giusta, si è trovato di fronte comunicati sindacali e proteste contro la Regione, è andato decisamente su tutte le furie ed è partito all’attacco con il grido di guerra: «Lavoratori sì, parassiti no».
Non ci ha pensato un momento e ha deciso di rendere pubblica la sua avventura, raccontando per filo e per segno quello che ha visto e sentito. «Le visite del Presidente Vincenzo De Luca nelle Società Partecipate e nelle Agenzie della Regione Campania con l’obiettivo di illustrare la linea di tutela delle professionalità esistenti e di verificare aree di criticità e parassitismo – è scritto nel comunicato stampa – sono partite dall’Arcadis, per la quale è stato addirittura complicato raggiungere la sede (a Sarno) essendo priva di segnaletica. Unica indicazione sulla porta d’ingresso, cartelli e volantini diffamatori che campeggiavano nell’indifferenza generale mentre all’interno si riscontrava un clima di totale rilassatezza».
Poi il governatore ha fatto scattare un’immediata indagine interna. E ha tuonato: «Stiamo verificando tutte le posizioni retributive dei dipendenti di Arcadis. Stiamo accertando l’entità delle indennità aggiuntive, che in alcuni casi sarebbero pari a un intero stipendio che si aggiunge a quello già percepito. Renderemo pubbliche tutte le posizioni retributive perché ognuno possa esercitare un controllo democratico. Lavoratori sì, parassiti no».
da ilmattino.it