COPPA ITALIA LEGA PRO: LECCE ELIMINATO DALL’AKRAGAS

Coppa Italia: Lecce eliminato dall’Akragas. Involuto e senza idee, finisce in nove

LECCE – L’Akragas vince 1 a 0 al “Via del Mare” e si qualifica ai quarti di finale di Coppa Italia, nei quali affronterà il Foggia.

Per il Lecce una partita da dimenticare, che si può definire inguardabile, complicata anche dalle decisioni dell’arbitro Viotti che ha espulso Camisa al 66’ e Benassi all’81’, quando mister Braglia aveva già fatto ricorso a tutte e tre le sostituzioni. Entrambe le formazioni si sono presentate differenti, quanto a interpreti, rispetto a quelle che si sono affrontate in Sicilia il 29 novembre, quando i salentini si imposero per 3 a 1.

Decisioni arbitrali a parte, i giallorossi nemmeno in parità numerica sono riusciti a produrre una manovra efficace: per il portiere Maurantonio un paio di respinte su tentativi di Carrozza dalla distanza. Nel primo tempo l’unica vera preoccupazione per la squadra di Legrottaglie è arrivata con Doumbia, in mischia al minuto 42, ma il francese non è riuscito a trovare il tempo giusto per indirizzare la palla in fondo alla rete.

Che non fosse un pomeriggio di grazia, per Camisa e compagni, lo si era comunque capito subito. I siciliani, infatti, passano in vantaggio già al 7’ con Leonetti – schierato al posto di Roghi che pure era stato annunciato come titolare – autore di una conclusione a rientrare sulla quale Benassi non può nulla.

Al 13’ Di Piazza ha l’opportunità per raddoppiare, ma il portiere del Lecce è molto bravo a respingere di piede: la difesa a tre scricchiola e si vede. Al 20’ Freddi, che pochi minuti prima aveva subito una botta in un contrasto, chiede e ottiene il cambio: entra il giovane Monaco e la difesa passa a quattro.

Il Lecce, non è una novità, fatica troppo per costruire le azioni offensive: la palla circola quasi esclusivamente per linee orizzontali e contro una squadra schierata a difesa del risultato non ci sono guizzi degni di nota. Né Carrozza né  Doumbia incidono, a parte qualche iniziativa personale, e Diop si perde a girovagare tra le maglie strette dei biancoazzurri. Lo Bue non demerita in fase di copertura, ma né lui né Liviero sulla corsia sinistra riescono a sostenere la fase offensiva. Sostanzialmente quella leccese è una squadra che si tiene insieme con la colla.

A inizio ripresa l’Akragas si rende pericoloso per due volte, ancora con Leonetti e Di Piazza, prima che Braglia inserisca Abruzzese per Gigli. Tatticamente non cambia nulla, si resta con il 4-3-3 ma De Feudis, Monaco e Suciu non riescono mai a dettare il cambio di passo.

Al 64’ cartellino giallo per Aloi e Carrozza, due minuti dopo rosso per Camisa e ammonizione per Fiore. La colpa del difensore è quella di appoggiare la testa contro l’avversario, a gioco fermo: non un colpo a far male, ma un gesto piuttosto plateale che Viotti punisce con la massima sanzione. Al 71’ entra Legittimo per Suciu – fischiato da molti dei 643 tifosi presenti sugli spali – e all’80’ arriva la migliore occasione del secondo tempo con Diop che, di testa, raccoglie il corner di Carrozza ma la palla termina sul fondo.

Subito dopo l’episodio che sancisce l’espulsione di Benassi: Di Piazza scatta ben prima della linea di metà campo, la sua posizione è dunque regolare. Il portiere, in posizione molto avanzata, lo contrasta mandando il pallone in fallo laterale con un intervento di piede che l’arbitro però ritiene preceduto da un fallo. Veementi le proteste del Lecce, ma la decisione è presa.

In porta va Legittimo e la decina di minuti che resta da giocare diventa una penosa agonia sportiva. Al di là degli episodi discutibili, fa riflettere l’approccio mentale che la squadra, nel suo complesso, ha mostrato sin dall’inizio. Un’occasione sprecata da tutti coloro che vorrebbero mettere in difficoltà Braglia, ma anche un’indicazione chiara ai dirigenti del club. In sede di mercato, nelle prossime settimane, ci vuole qualcosa di più di un ritocco in termini di qualità e un razionale sfoltimento della rosa.

Anche perché, a parte la partita contro il Benevento in programma già domenica in casa, a gennaio ci sarà una ripresa che potrebbe essere determinante nella storia di questo torneo: dopo la trasferta in terra laziale contro il fanalino di coda Castelli romani, la prima trasferta del girone di ritorno ad Andria, poi il match contro la Juve Stabia e quindi a Caserta. E’ bene arrivarci preparati, in tutti i sensi.

Il tabellino di Lecce – Akragas 0 a 1.

Lecce: Benassi, Feddi (Monaco), Liviero, Lo Bue (56′ Abruzzese), Gigli, Camisa (cap)., Doumbia, De Feudis, Diop, Suciu (71′ Legittimo), Carrozza. A disposizione: Bleve, Surraco, Lepore, Salvi, Cicerello, Curiale, Tundo. Allenatore: Braglia.

Akragas: Maurantonio, Salandria, Capraro, Vicente, Lovric, Capuano (cap), Leonetti, Greco, Fiore, Aloi, Di Piazza. A disposizione: Lo Monaco, Marino, Roghi, Musmeci, Grassadonia, Alfano, Fanale. Allenatore: Legrottaglie.

Arbitro: Viotti; assistenti: Abruzzese e Lanotte.

Marcatori: 7′ Leonetti.

Ammoniti: 64′ Carrozza e Aloi, 66′ Fiore

Espulsi: 66′ Camisa, 81′ Benassi.

Spettatori: 643 di cui 9 ospiti

www.lecceprima.it

 

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