ISCHIA, IL NATALE E GLI ZINGARI

 

Zingari e “vu cumprà” puntalmente ricomparsi nelle strade del Comune d’Ischia con l’arrivo delle festività natalizie, un devastante eco mediatico negativo per l’immagine turistica dell’isola che si appresta ad accogliere centinaia di ospiti anche di nazionalità straniera.

A Natale, si sa, siamo tutti un pò più buoni, lo sanno bene anche i numerosi zingari e venditori ambulanti non autorizzati che proprio in questi giorni, in prossimità del noto “ponte” dell’Immacolata, sono puntualmente e con tutta calma ricomparsi nelle strade più frequentate del Comune d’Ischia. Così, già dal sabato sera, lungo il corso di via Roma, mentre ancora gli operai erano intenti a montare le belle luminarie con le quali si stanno abbellendo strade e stradine per rendere magica ed armoniosa l’aria natalizia, non è mancato di vedere l’elemosinare per lo stesso corso, di una zingara, rigorosamente accompagnata dal suo piccolo, che fermava chiunque le passasse a tiro, a volte ricercando anche il contatto fisico, pur di ottenere quel che voleva: una moneta. La parte alta del corso, Via Vittoria Colonna, era invece nella stessa serata, zona di un’altra “collega” che, con bambino in spalle, ripeteva lo stesso rituale con residenti e turisti che si trovavano a passare nei suoi paraggi. Stavolta però la richiesta precisa di due euro, era correlata alla vendita di piccoli ciondoli con forma di corno, utili senz’altro per gli imperterriti scaramantici. In Via delle Terme invece, e precisamente all’uscita del supermercato “Dok” la zona era “presidiata” ancora da un’altra zingara che nella stessa serata, e per tutto l’indomani è stata pronta lì, a fermare chiunque uscisse con la borsa della spesa appena fatta, la richiesta non era di un prodotto alimentare, una bottiglietta d’acqua, no, soldi, soltanto soldi. La situazione non migliora di molto in termini di sorveglianza se si pensa che quasi sempre, alla partenza da Ischia di buon mattino, alla biglietteria degli aliscafi, ti ritrovi il rumeno con i suoi grandi baffi pronto a richiederti una parte del resto in monete che ritrai dallo sportello. Sei lì pronto a girarti e a lasciar posto agli altri che sono in fila dietro di te, che ti trovi innanzi un bicchiere di plastica e la precisa richiesta, eh già, un bicchiere, è la nuova moda che ha “rottamato” il vecchio e obsoleto piattino. Alle scuole elementari, in particolare all’Onofrio Buonocore ma poi a scendere verso Ischia Ponte e presso l’Istituto Nautico con sede alla Mandra, lo spettacolo è diverso, non si tratta di elemosina, ma di ambulantato, quello illegale, quello di tipo assillante, da vera persecuzione, e il soggetto è sempre lo stesso : alto, bruno, zaino scuro in spalla e calzini in mano pronti alla vendita. Si avvicina, non molla un attimo,cerca di ostacolare la “vittima” nel passaggio, ricerca il contatto fisico, utilizza mille parole per assordare il “potenziale cliente” che poverino non sa come svincolarsi. Ed ancor più mirato è l’attacco dello stesso soggetto se la vittima è in auto con finestrino aperto ad attendere fuori scuola i suoi bambini all’uscita: è pronto ad infilarsi a mezzo busto nell’auto con le sue mercanzie di basso costo quanto orribili nel gusto: ” maggia guaragnà qualcos, un euro me guaragn, aggià campà pur io, e cazettin servon sempre” è proprio questo il testo con tono intimidatorio che utilizza, ripetendolo per più volte fino a stancare chi poi alla fine subisce, i più fortunati riescono a ripartire con l’auto chiudendo in fretta il finestrino. L’indomani è la stessa storia, che si ripete con chiunque, perfino con gli operai, che nei fossati aperti su strada, sono intenti a posare i cavi della telecom di fibra ottica. Dunque un ambulante “stanziale” quanto illegale, che ha fatto “suo” il suolo d’Ischia, in particolare alcune zone del Comune d’Ischia, dimostrando in modo inequivocabile un processo di sedentarizzazione progressiva, interrotto solo da qualche spostamento per il rifornimento della merce. La Domenica invece si può acquistare un pò di tutto dalla cinese : pile, ciondoli, cover per cellulari, cavi di ogni tipo,un vero e proprio interessante “mercatino” presso il bar “La Violetta” di Ischia Ponte, vendita che probabilmente sarà più incalzante nelle festività natalizie. Già, stiamo parlando della cinese, pronta a richiudere i suoi espositori in caso di controlli, e dopo qualche giorno pronta a presentarsi di nuovo lì, si ricomincia. La legalità però ritorna se il “vu cumprà” parla veneto, già, ad un ex commerciante di Caorle che, fallito il suo negozio, ha cercato di vendere i resti del suo magazzino in spiaggia, per sbarcare il lunario, come si suol dire, è arrivata una multa di 5mila euro da pagare, e…..altrimenti son guai, arriva Equitalia. La ricerca della legalità anche da parte di una cittadina di Casciana Terme che ha scritto al suo Sindaco. Assillata per strada nella sua città ogni giorno da accattoni e zingari, minacciata spesso al parcheggio della sua auto da mendicanti che le hanno fatto capire di temere per le ruote della stessa se non avessero ottenuto qualcosa in denaro, la stessa ha preso carta e penna ed ha richiesto al primo cittadino di intervenire in veste di organo ufficiale di Stato chiamato a sovrintendere alla vigilanza su tutto quanto possa interessare la sicurezza e l’ordine pubblico. Ora con questo, non vogliamo essere in malafede nè tantomeno indossare gli abiti degli untori, ma è onesto e corretto osservare che commercianti e cittadini pagano diverse tasse all’ente comunale che solo di Irpef assorbe come addizionale poco meno dell’1% del reddito prodotto pro capite, per non parlare di oneri ancora più gravosi come Imu, Tasi, e Tari. Ancora più corretto è dire che gli zingari non hanno mai fatto comodo a nessuno perchè non hanno mai lavorato e poca voglia hanno di farlo. Abbiamo bisogno di un atto di coraggio, bisogna allontanarli,così come gli ambulanti abusivi, per niente, gli stessi, devono essere occasione di disturbo al nostro turismo che in questo modo potrà migliorare in termini di qualità. Come cittadini e come contribuenti non pretendiamo di voler creare la nuova Maiorca o l’esplosiva Ibiza, non vogliamo sognare di ottenere un boom economico ma possiamo sperare di mantenere in vita e migliorare la nostra economia, quella di Ischia, un’isola che vive di turismo, un’isola che deve essera libera da zingari, ambulanti e accattoni.

di Ennio Anastasio

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