FORIO, SAVIO: “LA MAGGIORANZA APPROVA UN BILANCIO ANTIPOPOLARE!”

Scontri verbali e continui battibecchi tra il Consigliere comunale di opposizione Domenico Savio e i rappresentanti della maggioranza amministrativa hanno caratterizzato l’ultima seduta del Consiglio comunale di Forio in cui si discuteva del bilancio di previsione 2014. Un bilancio pesantemente condizionato dai debiti accumulati in oltre 60 anni di malgoverno del paese e in costante crescita a causa dei debiti fuori bilancio da pagare, oltre che con le perdite delle mal gestite società partecipate dal Comune. Infatti attualmente la montagna di debiti che strangola Forio ammonta a circa 20 milioni di euro. Purtroppo nella proposta di bilancio avanzata e approvata dall’Amministrazione Del Deo nulla è stato previsto affinché si possa avviare l’auspicata ed indispensabile rinascita di Forio e così Domenico Savio ha chiesto che venissero diminuiti i finanziamenti per quanto riguarda ad esempio l’indennità di carica agli amministratori, le luminarie natalizie e la gestione del porto ed altri capitoli di spesa in modo tale da poter destinare quasi quattro milioni di euro per la sistemazione di strade e marciapiedi, per l’eliminazione del fetore allo sbocco nel porto della Cava di Monterone e per la pulizia delle caditoie, per l’assistenza sociale e generica, per la mensa scolastica, per lo scuolabus, per la realizzazione delle pensiline sulle fermate degli autobus, per l’acquisto dei libri di testo nella scuola media superiore di primo grado, per l’apertura gabinetti pubblici al Mercato e al Porto, per i lavori urgenti al Mercato comunale, per la costruzione di case economiche e popolari e manutenzione ordinaria e straordinaria al patrimonio abitativo comunale oltre che per la sistemazione dei quartieri baraccati. La proposta socialmente e umanamente più elevata avanzata da Savio è stata quella relativa all’aiuto economico per le famiglie lavoratrici costrette a pagare il pigione di casa. Infatti Domenico Savio ha chiesto che il milione e trecentomila euro previsto dall’Amministrazione Del Deo per l’abbattimento delle prime case di necessità, venisse destinato alle famiglie che vivono in casa in affitto e in modo particolare alla costruzione di nuove case economiche e popolari. Così oltre ad evitare di vedere in un prossimo futuro interi nuclei familiari piangere e disperarsi per l’abbattimento della propria casetta, si sarebbe andato incontro a chi la casa non la possiede ancora e a chi è costretto a pagare esosi pigioni. Ma purtroppo, ancora una volta, con il solito e ormai collaudato atteggiamento autoritario, anche in questa occasione l’Amministrazione Del Deo non ne ha voluto proprio sapere di dare il là alla rinascita sociale di Forio rimanendo sulle proprie posizioni politicamente antipopolari ignorando di fatto la proposta di Savio che puntava a dare ossigeno all’economia delle famiglie foriane oltre che a porre le basi per una rinascita sociale del Paese. Pensate che a Domenico Savio non è stata data neppure la possibilità di presentare un emendamento nonostante che nessuna disposizione del vigente regolamento per l’organizzazione e funzioni del consiglio comunale proibisse a un consigliere di presentare un emendamento alla proposta di bilancio. Durissima in aula è stata la reazione del Consigliere comunale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista al rifiuto degli amministratori comunali di fargli presentare l’emendamento. “Non siamo in epoca fascista, lei non può negarmi di presentare l’emendamento” ha tuonato Savio rivolto al Presidente del Consiglio comunale prima che quest’ultimo sospendesse la seduta.

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